Obiettivo: Carbon neutral entro il 2025 e 100% di energia rinnovabile. Spostamenti in bicicletta, tetti giardino, incentivi green, mare limpido e grandi parchi. La Copenhagen di oggi e domani.
Se volessimo stilare una classifica delle città più “green” dell’Europa, tra i primi posti sicuramente comparirà Copenhagen. Pur ospitando poco meno di 2 mln di persone nell’intero bacino metropolitano, la capitale della Danimarca, risulta essere una delle migliori città per il livello di qualità della vita dei suoi abitanti. Ampi spazi verdi, chilometri di piste ciclabili, l’utilizzo delle fonti rinnovabili in sintonia con il contesto, l’attenzione della Municipalità e dei singoli cittadini a favore della pulizia e del rispetto dell’ambiente urbano, sono solo alcuni dei punti che concorrono a rendere Copenhagen una Green city.
Nel 2009, la città ha ospitato la Conferenza delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico, quello stesso anno, la Municipalità di Copenhagen, ha ribadito il suo impegno attivo, per divenire Carbon Neutral entro il 2025.
Dopo essersi candidata nel 2010 per il premio di European Green Capital, la capitale danese ha intrapreso una serie di azioni a favore della salvaguardia e della riqualificazione, del litorale e dei mari che la bagnano. Per diversi anni l’UE ha conferito la “Bandiera Blu” alle spiagge che circondano Copenhagen, che lasciano ai cittadini addirittura la possibilità di nuotare nel porto della città. Ora l’obiettivo si è evoluto: entro il 2015 tutte le acque dell’intera area metropolitana, saranno adeguate agli standard UE.
200 km di piste ciclabili
Pedalando per le strade di Copenhagen non è raro imbattersi in anziani, uomini d’affari, famiglie o studenti a cavallo dei loro veicoli a due ruote, infatti ogni giorno più del 35% degli abitanti della città, scelgono di spostarsi utilizzando la bicicletta come mezzo primario. Non è solo la facilità di percorrenza del terreno, prevalentemente pianeggiante, a favorire questa scelta, bensì una vera e propria politica bike-friendly portata avanti dalla città.
Le Autority vorrebbero arrivare, entro il 2015, a garantire che la metà degli spostamenti pendolari quotidiani, avvengano con la bicicletta riducendo le emissioni di CO2 di 80.000 tonnellate, per fare ciò si sono mossi in numerose differenti direzioni:
- Piste ciclabili sicure ed estese tra il centro e la provincia. I ciclisti hanno la precedenza: il progetto è in fase di sviluppo e ben presto tutti i semafori della città, saranno regolati in modo tale da ricreare “un’onda verde” per i ciclisti, garantendogli di mantenere una velocità costante di 20 km/h. Un’inversione di ruoli riuspetto alla mobilità a cui siamo abituati.
- Bikesharing per tutti. Più di 2.000 veicoli sono messi a disposizione dei cittadini, che lasciando un deposito di pochi euro, possono servirsi delle biciclette pubbliche per tutto il giorno, ritirando il proprio denaro una volta riconsegnato il mezzo. Buonsenso da entrambe le parti: se le autorità locali hanno aggiunto unfinanziamento di 3,7 mln di euro per potenziare le stazioni di deposito delle Citybike, la restante parte di merito va riservata ai cittadini che, a differenza dei numerosi esempi nostrani, hanno dimostrato civiltà e rispetto nell’utilizzare con cura questi mezzi.
- “Clean & Repair”. E se il tuo veicolo necessita di manutenzione, basta recarsi nei pit-stop cittadini, dotati di tutti gli strumenti necessari per riparare guasti, gonfiare le gomme, cambiare i freni e lavare le biciclette. L’aspetto curioso è che queste strutture sono sponsorizzate dalla Statoil, una delle maggiori compagnie petrolifere norvegesi, che accanto ai suoi distributori di benzina, ha collocato queste piccole stazioni, favorendo, in un certo senso, anche il trasporto pulito.
Verde per tutti
Attualmente tutti i cittadini hanno a disposizione un’area verde ogni 300 metri, il centro città è mantenuto sempre in perfette condizioni, compreso l’ampio canale che attraversa la città, talmente pulito da consentire ai cittadini una nuotata. Ma le prospettive sono ancora più verdi. Per il 2015 verranno creati 14 nuovi parchi e piantumati 3.000 alberi, rispettivamente distribuiti tra i viali alberati, i giardini e le zone spartitraffico.
L’aiuto arriva anche dal sistema legislativo e dal comparto edile, che ha messo in atto un processo di regolamentazione per i “tetti giardino”. Attualmente le coperture piane di Copenhagen corrispondono ad una superficie complessiva di circa 20.000mq, tra questi 30 edifici possiedono una copertura a verde. La strategia prevede di incentivare la riqualificazione dell’esistente e le nuove costruzioni, raggiungendo una media di 5.000mq di copertura verde all’anno.
Energia pulita
Il panorama di Copenhagen è già punteggiato da numerose pale eoliche; è ormai dagli anni ’70 infatti , che la capitale sta spendedno a favore dell’ambiente. Per diventare carbon neutral, Copenhagen si sta impegnano ad eliminare progressivamente tutte le centrali a combustibili fossili presenti sul suo territorio, trasformandole in centrali a biomassa. In questo modo potranno ottenere due benefici, abbassare i livelli di CO2 nell’aria e ridurre il numero di rifiuti da smaltire.
Ma le buone pratiche si leggono anche nel sistema burocratico che regola la città. Per tutti i cittadini sono a disposizioni veri incentivi finanziari che coprono tutti gli aspetti della vita quotidiana: sovvenzioni per il passaggio all’auto elettrica, riduzione delle tasse se si effettua una vera raccolta differenziata, finanziamenti per la costruzione di edifici ad alte prestazioni energetiche. Il sistema di tassazione è più elevato del nostro, ma l’offerta di servizi e di sovvenzioni fa si che la spesa effettiva che ogni singolo cittadino è costretto ad affrontare, si riduca moltissimo facendo guadagnare la Municipalità e gli abitanti.
L’Isola off-grid
A tre ore di traghetto da Copenhagen esiste “l’isola che non c’è”, una vera e propria isola dei sogni. Si tratta di Samso, 114 km quadrati per 4.300 abitanti, che nel 1997 si trasformò nella prima isola esclusivamente ad energia sostenibile. Oggi il 100% dell’energia necessaria proviene dalle 21 turbine eoliche collocate anche in mare aperto e completamente autofinanziate dagli abitanti, mentre il 75% dell’acqua calda e dell’energia necessaria al riscaldamento proviene dagli impianti solari e dalla biomassa. Quasi tutti gli abitanti si sono convertiti all’energia pulita anche per i propri veicoli, riducendo complessivamente le emissioni di CO2 del 140%.
Per Copenhagen essere Green city non è solo un vanto, ma un dovere. Sempre un maggior numero di negozi, ristoranti, hotel e centri servizi si stanno convertendo ad una politica Eco, dal cibo ai vestiti, dall’elettricità ai materiali da costruzione, fino ad arrivare agli eco-tour della città, per avvicinarsi sempre di più all’obiettivo del 2025.