Dopo 600 giorni dall'incendio che distrusse Torre del Moro, l'edificio di via Antonini rinasce grazie al design dello Studio Marco Piva, preferito dagli stessi condomini ai progetti offerti da Boeri, Femia, Scandurra e Pura Lab
La riqualificazione della torre si inserisce nel più grande disegno di rigenerazione urbana previsto per l’area sud e lo scalo di Porta Romana
(Rinnovabili.it) – Era il 29 agosto 2021 quando un devastante incendio distrusse la Torre del Moro di via Antonini senza causare vittime, ma lasciando senza casa 80 famiglie. A quasi 600 giorni dal disastro la Torre Antonini è finalmente pronta a rinascere grazie al progetto dello Studio Marco Piva, scelto a “grande maggioranza” dall’Assemblea condominiale.
Come gli ultimi progetti residenziali milanesi del team SMP, la nuova Torre di via Antonini seguirà il fil rouge del “Green Wave”: la proposta di un nuovo stile di vita urbano innovativo e contemporaneo, ideato dallo stesso architetto Marco Piva. Un concept che da valore alla qualità dei materiali scelti, alle finiture di pregio ed alla cura dei dettagli degli spazi esterni, nuovi luoghi dell’abitare confortevole.
Estetica morbida integrata al paesaggio
La qualità costruttiva prescelta dallo Studio Marco Piva per la riqualificazione della facciata di Torre Antonini mette ancor più in evidenza le innumerevoli carenze dell’edificio preesistente. Un anno di indagini hanno confermato l’inadeguatezza dei materiali da costruzione originariamente impiegati nella Torre del Moro, materiali non conformi ed altamente infiammabili.
Ma da oggi si intravede una rinascita dalle ceneri del disastro. Il design progettuale della futura torre di 19 piani riprende in parte la morfologia dell’edificio preesistente modernizzandolo.
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Loggiati avvolgono l’intero immobile come nastri verdi instaurando un dialogo con il territorio circostante e rendendo gli ambienti esterni “vivibili e scenografici”.
I 70 metri della torre sono scanditi in facciata dall’eleganza dei parapetti, mentre uno speciale inserto in vetro, elemento stilistico tipico dello Studio Marco Piva, è stato inserito con un andamento irregolare in ogni piano offrendo ai residenti una vista esclusiva della città di Milano.
Abitare l’outdoor
Tutti gli spazi esterni di ciascun appartamento acquistano valore grazie alla riqualificazione della Torre Antonini. Le logge permettono di aumentare la superficie privata outdoor e grazie all’inserimento di brise soleil scorrevoli la facciata è protetta dall’irradiazione solare diretta.
Il verde delle fioriere e del verde pensile favorisce la privacy tra le varie terrazze ed aumenta la qualità dell’abitare.
“Sono estremamente orgoglioso che il progetto del mio Studio sia stato selezionato. Milano è il luogo dove sono nato e che ho scelto come base della mia attività internazionale: contribuire alla ricostruzione e riqualificazione di un edificio nella mia città, donandogli nuova vita, è per me fonte di stimolo ed entusiasmo. Ringrazio i condomini per aver creduto nella nostra proposta progettuale“, sottolinea l’architetto Marco Piva.
L’obiettivo, raggiunto, dallo Studio Marco Piva è quello di creare un rapporto osmotico tra la Torre Antonini ed il paesaggio circostante, senza però trascurare l’importanza dell’intimità domestica.
Il nuovo edificio, dichiarato dal Comune di Milano “simbolo urbano della città”, si inserisce inoltre in un’area di grande fermento progettuale, oggetto della rigenerazione urbana dello scalo di Porta Romana e del quartiere Symbiosis, con l’obiettivo di riqualificare tutte le zone interessate entro le prossime olimpiadi del 2026.