Rinnovabili • Isolamento termico

Il Fraunhofer reinventa l’isolamento termico con le “pareti spugna” e i tetti trasparenti laminati

Una copertura in lamina di vetro che riduce il peso del 75% ed un sistema di rienzione idrica verticale sono le due soluzioni proposte dal Fraunhofer per contrastare il climate change e costruire edifici sempre più efficienti

Isolamento termico
Copertura in lamina di vetro presso Altmarktgarten Oberhausen © Fraunhofer UMSICHT

(Rinnovabili.it) – Ai fortunati che passeranno da Monaco di Baviera tra il 17 ed il 22 aprile suggeriamo una visita alla fiera Bau 2023, dedicata alle soluzioni innovative per le costruzioni del futuro. Tra le sperimentazioni in mostra ci saranno anche due soluzioni per l’isolamento termico di coperture e pareti, sviluppate dai ricercatori del Fraunhofer UMSICHT: il “Light-Light-Roof” ed il Vertical Water Sponge. Due nomi curiosi per due strategie altrettanto interessanti che permettono di ridurre le risorse, contrastare gli effetti del cambiamento climatico e creare un isolamento termico per gli edifici sempre più efficacie.

“Light-Light-Roof”

Il primo dei due sistemi in fase di sviluppo dai ricercatori del Fraunhofer UMSICHT si chiama “Light-Light-Roof”, una soluzione per le coperture trasparenti. L’obiettivo del progetto è ridurre il peso di costruzione ed ovviamente quello ambientale delle coperture in vetro, sostituendole con una combinazione di lamine più leggere e modulari.

Il sistema messo a punto fino ad ora ha permesso una riduzione del 75% del peso del materiale con ricadute positive sul bilancio complessivo della costruzione. “Light-Light-Roof” prevede l’uso di una lamina di vetro esterna, abbinata ad un tetto interno in tessuto mobile, trasparente e soprattutto in grado di trasmettere i raggi solari.

Quest’ultima componente è rivestita con un film in ETFE, ovvero un copolimero etilene-tetrafluoroetilene estremamente leggero ed in grado di lasciar passare il 95% della luce. Le due superfici, esterna in vetro ed interna in ETFE, sono appositamente separate in modo da permettere la circolazione dell’aria trasformandosi in un efficiente isolamento termico della copertura.

I ricercatori inoltre stanno studiando il modo di rendere personalizzabile lo strato più interno dotandolo di sensori e strumenti utili agli abitanti degli spazi interni.

Questa particolare soluzione modulare è in fase di sperimentazione sulla serra del Altmarktgarten Oberhausen, l’edificio costruito sul tetto del Fraunhofer UMSICHT per la coltivazione urbana di ortaggi.

Leggi anche Risparmiare energia in casa ricreando in laboratorio gli effetti climatici estremi

Vertical Water Sponge, il sistema di ritenzione idrica verticale

Isolamento termico
sponge-city-beschriftung-en-teaser © Fraunhofer UMSICHT

Tra siccità ed inondazioni i problemi dettati dal cambiamento climatico che dovremo affrontare nelle città entro i prossimi anni, guideranno le scelte costruttive e di pianificazione. Come secondo studio complementare che verrà presentato alla prossima Fiera di Monaco Bau 2023, i ricercatori del Fraunhofer UMSICHT si sono concentrati sulla mancanza di permeabilità delle città.

La superficie costruita supera di gran lunga le aree verdi “permeabili” all’acqua. Questo porta a fenomeni di allagamento sempre più frequenti e sempre più costosi in termini economici e di vite umane. La soluzione messa in campo dal Fraunhofer si chiama Vertical Water Sponge. Un sistema di ritenzione idrica verticale costituito da un guscio esterno portante e permeabile, ed un nucleo di accumulo per l’acqua in materiale minerale. Idealmente questo nucleo centrale potrebbe essere realizzato con materiali di recupero da precedenti costruzioni, come mattoni, arenaria calcarea, calcestruzzo cellulare, elementi minerali con ottime proprietà di accumulo e conduzione dell’acqua.

Il sistema si affianca ad un impianto di drenaggio sul tetto in modo da far confluire l’acqua piovana nelle “pareti spugna”.

Ovviamente il beneficio ipotizzato dai ricercatori è duplice: in primis l’accumulo temporaneo di grandi quantità d’acqua ed in secondo luogo la creazione di un isolamento termico per il raffreddamento evaporativo. Quest’ultima è considerata una delle soluzioni più promettenti per combattere le isole di calore urbano assieme all’inverdimento delle città.