Rinnovabili •

Completata a NY la prima casa “coltivabile” fatta di funghi

Niente schiume plastiche per l'isolamento naturale della piccola Mushroom House, realizzato con il micelio dei funghi (radici), ecologico, termicamente resistente, ignifugo e meno costoso.

Isolamento naturale per la Mushroom house(Rinnovabili.it) – La Mushroom Tiny House di New York non è stata costruita, ma “coltivata”. Per la prima volta l’isolamento naturale della piccola casa, si è “autoprodotto” dalla crescita stessa del micelio (le radici dei funghi) inserito come coibentazione delle pareti.

 

La paternità dell’esperimento va all’azienda Ecovative che da tempo sfrutta le potenzialità delle radici dei funghi (micelio) per realizzare un materiale isolante che possa sostituirsi completamente alle comuni schiume plastiche o al polistirolo. Dopo il grande successo riscosso per l’impiego dell’isolamento naturale a base di funghi come materiale di imballaggio, l’eclettica azienda ha deciso di lanciarsi in altre sperimentazioni.

La Mushroom House corona questo sogno dimostrando, anche se in piccole dimensioni, le potenzialità di questo materiale ecologico, rinnovabile, naturale e nello stesso tempo ad alte prestazioni.

 

 

L’impiego del “mushroom insulation” è semplicissimo: le pareti di legno della casa vengono riempite di micelio che forma una struttura ermetica, in poco meno di un mese questo strato di isolamento naturale si asciuga trasformandosi in una parete perfettamente ermetica, termicamente resistente, ecologia al 100%, priva di VOC ed ignifuga.

 

“Il cuore della nostra idea di edilizia, è quello di offrire ad architetti, costruttori e consumatori la soluzione definitiva per una costruzione eco-friendly ad alta efficienza energetica e ad un prezzo molto meno costoso per la nostra salute, l’ambiente e il nostro portafogli,” ha affermato il co-fondatore di Ecovative Eben Bayer

 

Rinnovabili •
About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili.it scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.