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In Qatar lo stadio più sostenibile del mondo

Candidato come "miglior progetto mondiale di ingegneria 2012", questo stadio sarà alimentato unicamente da energia pulita, proponendo accorgimenti tecnologici rivoluzionari

Qatar: stadio carbon neutral più sostenibile del mondo - fonte: WorldArchitectureNews(Rinnovabili.it) – Dopo essere stato definito lo “stadio più sostenibile del mondo”, la struttura progettata da Arup Associates e realizzata per i futuri mondiali di calcio del 2022 in Qatar, si è candidata ai World Architecture News ‘Engineering Award 2012. Un pezzo importante di architettura parte integrante del piano di sostenibilità stabilito dal Qatar per la futura coppa del mondo.

L’idea originale prevedeva la realizzazione di un piccolo padiglione espositivo per celebrare il giochi con alcuni particolari accorgimenti tecnologici ambientali per ridurre il fabbisogno energetico, ma dopo la presentazione del primo progetto, i funzionari incaricati del Qatar ed il team di Arup decisero di passare ad un approccio ambientalista radicale esteso a tutta la competizione, trasformando il padiglione in un mini-stadio celebrativo dalle innumerevoli potenzialità. Completamente Carbon neutral, lo stadio è in grado di ospitare fino a 500 persone che avranno la possibilità di assistere alle partite all’aperto senza subire le torride temperature estive della regione (fino a 44°C), ma in un ambiente a temperatura costante di 23°. L’aspetto più interessante è che per raggiungere un obiettivo di questo tipo lo stadio utilizzerà esclusivamente energia rinnovabile, portando a zero le sue emissioni di carbonio.

Molteplici gli elementi tecnologici che assicurano le numerose prestazioni della struttura, a partire dal sistema di copertura, composto da centinaia di panelli regolabili ed orientabili singolarmente, per attivare la ventilazione naturale, piuttosto che creare ombreggiamento. Inoltre l’intera copertura è poggiata su un meccanismo a binario che le consente di ruotare attorno alla struttura dello stadio, per mantenere pubblico e giocatori sempre al riparo dai raggi solari e rivelandosi come una vera e propria rivoluzione verde per il mondo dell’architettura. I pannelli fotovoltaici ad alta efficienza producono energia sufficiente per coprire le esigenze dell’intera struttura, immagazzinando l’eventuale produzione in esubero per scopi successivi. I sedili degli spettatori ed il campo da gioco sono mantenuti freschi grazie ad un sistema di aria condizionata incanalata sotto l’edificio, mentre il sistema di raccolta dell’acqua piovana permette di irrigare il campo da gioco senza spreco di risorse ulteriori.

Terminato in soli 4 mesi e mezzo e costruito utilizzando sistemi costruttivi vernacolari e materiali locali, il mini-stadio di Arup ha si è già dimostrato un passo pioneristico verso un approccio più responsabile nei confronti dell’ambiente.