Le microstrutture immaginate da noa* per la nuova area relax Hub of Huts sembrano specchiarsi nell'acqua creando una serie di volumi sospesi proiettati verso il paesaggio montano circostante
Hub of Huts si contrappone all’iconica piscina a sbalzo realizzata da noa* per l’Hotel Hubertus
(Rinnovabili.it) – La magistrale reinterpretazione della realtà del team noa*, Network of Architecture, ancora una volta stupisce, questa volta sfidando la gravità. E’ Hub of Huts, una piattaforma sospesa nel vuoto a 15 metri da terra, che capovolge letteralmente il concetto di benessere. La struttura fa parte del resort Hubertus in Valdaora progettato sempre dal team noa* e per il quale, nel 2006, venne realizzata un’iconica piscina a sbalzo con fondo parzialmente trasparente. Ed è proprio il meraviglioso paesaggio naturale riflesso sullo specchio d’acqua della piscina ad aver ispirato Hub of Huts.
Le microstrutture dal tetto a capanna “giocano con la linea dell’orizzonte” ruotando i volumi inferiori di 180°, come fossero ancorati a testa in giù.
Rapportarsi con la piscina, già diventata simbolo dell’Hotel Altoatesino, era un compito tutt’altro che facile per i progettisti di noa*, tuttavia il risultato conferma la grande carica espressiva del team.
“L’essenza di questo progetto è il ribaltamento degli orizzonti, con il conseguente effetto di stupore per l’osservatore. Se però ci si pensa, il cambio di prospettive è un esercizio molto comune nelle aree benessere, dove, a seconda che sia stia sdraiati in sauna, seduti nell’area relax, o immersi a testa in giù in piscina, le viste cambiano continuamente”, spiega Lukas Rungger, architetto a capo del progetto e noa* founder.
Cambiare punto di vista rispettando il contesto
Il centro benessere Hub of Huts occupa il lato sud-est dell’Hotel, in posizione speculare rispetto alla piscina. Percorrendo una passerella sospesa si arriva alla piattaforma relax, sorretta da due pilastri diagonali rivestiti in tronchi di larice che rievocano il prospetto dell’hotel restrostante.
Qui i volumi superiori ed inferiori si contrappongono anche per le funzioni al loro interno: al piano superiore si trovano le due vasche idromassaggio, docce panoramiche e uno spogliatoio, mentre scendendo nello parte inferiore si accede alle due saune, rispettivamente soft e finlandese, alla doccia di nebbia gelata e ad una terza piscina all’aperto.
“Il livello inferiore della piattaforma provoca nell’osservatore una sensazione di stranimento. Mentre si scende, la temperatura sale e l’ambiente diventa più protetto. Sembra una discesa nel centro della terra, con il conseguente ribaltamento dei poli” racconta l’architetto Gottfried Gruber, che ha supervisionato il progetto.
Ma il vero protagonista del progetto è il paesaggio circostante. Gli ambienti racchiusi delle aree benessere superiori ed inferiori sono arricchiti da aperture vetrate a tutta altezza, quasi dei cannocchiali puntati sul vicine montagne.
Le falde contrapposte delle microstrutture hanno inoltre una motivazione funzionale che, nel caso della piscina permette di contenere l’impianto di depurazione dell’acqua, mentre per la sauna sfruttano la pendenza per accogliere le gradinate dove sedersi.
Sapiente uso dei materiali e dei colori
Le cabine relax ed i solai dell’Hub of Huts sono rivestiti con pannelli in alluminio di tonalità brune naturali in perfetta simbiosi con i colori del paesaggio circostante. Lo stesso materiale è usato anche per le lamelle delle schermature che rivestono le superfici vetrate. I pavimenti sono in ceramica beige chiaro, mentre il pavimento della sala relax è in rovere oliato bianco.