Rinnovabili • Rinnovabili •

Istanbul, si ispira alle grotte della Cappadocia il greenbuilding firmato RMJM Milano

RMJM Milano vince il concorso di progettazione per la nuova sede di Sanko ad Istanbul con un greenbuiling ispirato al suggestivo paesaggio turco

Greenbuilding sede della Sanko - credits: RMJM Milano
Greenbuilding sede della Sanko – credits: RMJM Milano

Riciclo acque, illuminazione e schermatura naturale, energia pulita per il greenbuilding turco

(Rinnovabili.it) – E’ la sede milanese del team internazionale di architettura RMJM ad essersi aggiudicata la vittoria per la progettazione del nuovo greenbuilding sede della società Sanko ad Istanbul. Il design vincitore è stato selezionato grazie alle sue componenti innovative ed alla grande sostenibilità messa in campo.

Il nuovo HQ si ispira in maniera assolutamente creativa al suggestivo paesaggio turco. “Per noi era importante trovare ispirazione nel paesaggio locale e l’abbiamo trovata nelle magnifiche grotte della Cappadocia”, afferma Luca Aldrighi, Direttore, RMJM Milano. “L’intera idea dell’edificio era di assomigliare a un monolite scavato e che sorgeva dalla terra”.

Greenbuilding sede della Sanko – credits: RMJM Milano

Ad un primo sguardo dei render del futuro greenbuilding, l’edificio appare quasi plasmato dalle forze della natura. Una cavità centrale si estende dal suolo fino al tetto dell’edificio permettendo alla luce naturale di penetrare fino ai piani più bassi. Ogni piano ospiterà giardini pensili per migliorare la qualità dell’aria interna, mentre la disposizione delle aperture ed il verde esterno faranno da schermatura naturale verso l’irraggiamento diretto del Sole, riducendo di conseguenza la necessità dell’aria condizionata.

Leggi anche Greenbuilding, Desert Rain diventerà l’edificio più green al mondo

Anche le acque piovane potranno essere raccolte e filtrate per poi essere riutilizzate nell’irrigazione dei giardini, mentre le acque grigie del greenbuilding di Istanbul verranno reimpiegate per gli scarichi dei servizi igienici. Il fabbisogno energetico sarà complessivamente ridotto grazie alla grande presenza dell’illuminazione e della ventilazione naturale, mentre il sistema fotovoltaico coprirà la richiesta energetica restante.

La costruzione dell’edificio simbolo dovrebbe essere ultimata entro il 2023.