Rinnovabili • Fuorisalone di Milano 2021

Le Forme dell’Abitare protagoniste al Fuorisalone di Milano

Le nuove esigenze dell'abitare imposte dalla pandemia saranno il fulcro di questa edizione del Fuorisalone di Milano, cercando un equilibrio tra spazio digitale, socialità e territorio.

Fuorisalone di Milano - Installazione
Fuorisalone di Milano – Installazione “Gaia” di Luke Jerram, BASE Milano

Dalla città in 15 minuti allo smart working, il vivere quotidiano al Fuorisalone 2021

(Rinnovabili.it) – Si terrà dal 4 al 10 settembre la nuova edizione del Fuorisalone in scena per le vie di Milano in occasione della settimana del Design. Il tema scelto per quest’anno è “Forme dell’abitare”, un percorso che porterà designer e progettisti ad indagarne le diverse dimensioni intese come luogo, come spazio, come città, ambiente e relazioni. A segnare le riflessioni di questi ultimi anni è senza dubbio la pandemia, che ha accelerato un processo già in atto, portando la digitalizzazione ad una crescita esponenziale.

Queste trasformazioni nel modo di vivere la casa, lo smart working e le nuove esigenze imposte dai tempi, esigono la ricerca di un nuovo equilibrio che ponga particolare attenzione al benessere ed alla qualità della vita delle persone ed alla sostenibilità.

“La flessibilità è in assoluto la parola chiave dell’anno, tutto cambia ed evolve così velocemente da non lasciare punti di riferimento. Le aziende, come i progettisti, devono saper cogliere questo momento proponendo soluzioni coerenti con il contesto e in linea con principi di sostenibilità: ambientale, economica, sociale”, afferma Paolo Casati di StudiolaboL’edizione di settembre vede una partecipazione e un interesse oltre le previsioni, segno di una voglia di nuova condivisione e relazione tra addetti ai lavori e pubblico, fondamentale per restituire un’esperienza diretta a supporto del digitale”.

Gli appuntamenti di questa edizione

Molti gli attori che si daranno appuntamento per questo evento tra questi il tradizionale Brera Design Week che quest’anno affronterà il tema con un approccio “phygital” in equilibrio tra digitale e fisico. Se la pandemia ha modificato il nostro modo di vivere la città, ciò significa che gli spazi fisici, sociali e territoriali, dovranno essere rimodulati sulle nuove esigenze. Da questo spunto di riflessione nasce il concetto di città in 15 minuti, basata sul concetto di prossimità secondo cui i cittadini possono raggiungere nell’arco temporale di un quarto d’ora, a piedi o in bicicletta, tutti i servizi necessari.

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L’edizione di settembre del Fuorisalone rappresenta un traguardo ancora più sfidante per tutti gli operatori, le imprese, le Associazioni e le Istituzioni che insieme, dopo questa lunga pausa dovuta all’emergenza COVID, sono impegnate a riaffermare il ruolo di Milano quale primario luogo di riferimento internazionale per il design e la cultura del progetto”. Così l’Assessora alle Politiche del lavoro, Attività produttive, Moda e Design Cristina Tajani, che prosegue: “Confidiamo che l’impegno profuso dalle imprese che con coraggio partecipano a questa inusuale edizione, sia apprezzato dal pubblico e dagli addetti ai lavori. In quest’ottica abbiamo scelto, come Amministrazione, di concedere gratuitamente gli spazi pubblici per gli eventi a valenza culturale, al fine di incentivare il più possibile la partecipazione a questa edizione che può rappresentare il primo passo per far ritrovare alla città la sua attrattiva internazionale”.

Interessante anche la proposta portata avanti dal team di BASE dal titolo We Will Design. Una sperimentazione che parte dal micromondo della stanza, per aprirsi alla dimensione collettiva del quartiere fino a spalancare lo sguardo verso l’intero ecosistema del nostro Pianeta Terra, con un approccio sostenibile al futuro. A casaBASE si daranno appuntamento 5 designer internazionali che, in collaborazione con IKEA Italia, interpreteranno le nuove sfide che la nostra società sta affrontando, condividendo ricerche, tendenze e progetti di design con il pubblico del Fuorisalone.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili.it scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.