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Forest City, in Malesia il tetto verde da record

La città green è progettata in armonia con l’ecosistema, protegge mangrovie e piante acquatiche, prevede soluzioni resilienti contro l’innalzamento del livello del mare e mette al bando le auto

Forest City, in Malesia il tetto verde da record

 

(Rinnovabili.it) – Una rete di parchi e giardini sospesi interconnessi da lunga chilometri per il tetto verde che frantuma ogni record. Un design che preserva una relazione simbiotica tra uomo e ambiente naturale. Sulle quattro isole artificiali di Iskandar, in Malesia, sta per sorgere la città green gioiello del sud-est asiatico. Il masterplan stima un investimento di oltre 40 miliardi di dollari per questo mastodontico progetto disegnato dallo studio Sasaki.

Si chiama Forest City questa città giardino e potrebbe diventare l’hub finanziario, commerciale e culturale più green al mondo. Al suo interno ospiterà infatti istituzioni finanziarie, laboratori di ricerca e sviluppo hi-tech, uffici. Sarà collegato alla terraferma da linee di metropolitana leggera e traghetti e avrà caratteristiche tali da preservare l’ecosistema dell’area.

 

Il tetto verde da record e la resilienza di Forest City

Forest_City_05Nove chilometri di mangrovie, dieci di litorale con le tipiche insenature poco profonde e fangose, 250 ettari di piante acquatiche come la posidonia e altra flora marina. Questo ecosistema sarà preservato dal design della città, anche per non danneggiare l’economia della regione costiera che in quel punto si basa principalmente sulla pesca. Oltre a mantenere la sostenibilità ecologica, il progetto prevede anche alcune misure per migliorare la resilienza contro l’aumento del livello del mare.

Nonostante le dimensioni, Forest City sarà anche a misura di piede. Prima di tutto grazie al tetto verde più esteso al mondo. Sarà composto da una rete di parchi e giardini interconnessi fra loro, che permetteranno di spostarsi senza soluzione di continuità per chilometri da un edificio all’altro senza scendere al livello del terreno. Particolare attenzione è stata posta anche alla mobilità in superficie. Le auto saranno bandite, al loro posto ci sarà un’offerta diversificata di sistemi di trasporto pubblici e un elevato numero di collegamenti pedonali tra le stazioni principali e i centri a più alta densità abitativa dei dintorni. Tra gli altri aspetti più green, il progetto prevede anche un sistema di filtraggio delle acque piovane.