Semplice da trasportare e assemblare, scalabile di dimensioni, questa capsula può diventare una fonte di luce grazie alla bioluminescenza o produrre energia dalle alghe
(Rinnovabili.it) – Gli orti urbani si ritagliano il loro spazio tra aiuole, parchi e balconi delle città. Per risparmiare spazio sono sempre più diffuse pareti verdi e fattorie verticali. Adesso lo studio di design Terreform ONE di Brooklyn rivela il prototipo della fattoria urbana 3.0: si chiama Urban Farm Pod e ha la forma di una sfera. Secondo i progettisti, questa capsula futuristica è la soluzione ideale per produrre e consumare del cibo di prossimità in quelle aree dove l’agricoltura è scarsa o assente. Con un vantaggio in più rispetto agli orti più o meno tradizionali: questo pod produce anche energia.
Come molti altri progetti di Terreform, anche questo prototipo si ispira nel design a processi biologici. La sfera è costruita a partire da materiali di recupero piegati secondo un design parametrico per assumere le forme di fiori. Con un vantaggio importante: la semplicità di trasporto e assemblaggio, il poco volume occupato e la possibilità di adattare la sfera alle dimensioni richieste dall’ambiente in cui lo si vuole collocare.
Come funziona la fattoria urbana 3.0
Ma questa fattoria urbana unisce tecniche di agronomia tradizionali a tecnologie digitali. Lo Urban Farm Pod è dotato di un sistema integrato di irrigazione e di un sistema di monitoraggio delle piante completamente digitalizzato, che rende disponibili e controllabili da remoto tutti i dati relativi allo stato di salute delle piante e all’andamento della loro crescita. Ogni capsula, poi, è disegnata per diventare una fonte di luce bioluminescente o per produrre energia dalle alghe.