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I visionari dell’architettura vincitori del premio eVolo 2022

Grattacieli che producono nuvole, torri di mangrovie contro gli tsunami, habitat agroecologici aerei, il tutto unito a innovazioni tecnologiche, chimiche ed energetiche, i vincitori di eVolo Skyscraper Competition 2022

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credits: eVolo – render by Kim Gyeong Jeung, Min Yeong Gi, Yu Sang Gu

Il concorso eVolo da oltre 15 anni premia progetti per grattacieli futuristici

(Rinnovabili.it) – Un grattacielo a controllo climatico, una mangrovia artificiale anti-Tsunami ed una torre agroecologia: sono i tre vincitori del concorso dello Skyscraper Competition per eVolo 2022. Il concorso per visionari che dal 2006 sfida il mondo dell’architettura a riprogettare il classico grattacielo, stravolgendo il rapporto tra il costruito e l’ambiente.

Ben 427 progetti ricevuti per soli 3 vincitori e 20 menzioni d’onore nella competizioni di quest’anno. Un mix di tecnologia, avanguardia, sapiente uso dei materiali e perfetta integrazione nel contesto. Pur consapevoli che difficilmente verranno realizzati, le architetture verticali di eVolo non smettono mai di stupire e far riflettere.

Al Primo posto, Climate Control Tower

La prima posizione è occupata dalle Climate Control Tower (CCT), torri collocate in mezzo al mare capaci di prevenire la desertificazione e contrastare i cambiamenti climatici. Ad ideare il progetto sono Kim Gyeong Jeung, Min Yeong Gi, Yu Sang Gu, Corea del Sud, proprio come risposta agli eventi anomali sempre più frequenti, ma per i quali ancora nessuno ha trovato una soluzione reale.

I CCT sono capaci di creare vere e proprie nuvole, attraverso un accurato processo ad alta pressione ed alte temperature che preleva l’acqua del mare, ne sintetizza le molecole di idrogeno e ossigeno e le trasforma in vapore acqueo. Una speciale membrana intrappola le nuvole appena prodotte fino a quando la stazione meteorologica non da il via libera a procedere. Calcolando l’esatta direzione del vento affinchè le neo nuvole possano arrivare nel punto arido prestabilito. Allo stesso tempo le Climate Control Tower sono anche porti laboratorio, dove produrre cloruro di sodio e sostanze ioniche attraverso l’elettrolisi, per poi trasportarle alla terra ferma.

Ovviamente il grattacielo è autosufficiente ed a emissioni zero. L’energia pulita viene generata dai pannelli solari che rivestono la superficie, dall’energia eolica e da un generatore a pressione alimentato dal processo stesso di creazione delle nuvole. Niente da dire, chapeau.

Seconda posizione per Tsunami Park Skyscraper

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Tsunami Park – credits: eVolo

Sul secondo gradino del podio della eVolo Skyscraper Competition 2022 c’è il progetto per Tsunami Park. Ad immaginare questo insolito habitat sono Wang Jue, Zhang Qian, Zhang Changsheng, Li Muchun e Xu Jing dalla Cina. La collocazione è il Pacific Rim, dove la linea d’unione delle quattro placche tettoniche genera il più alto tasso di tsunami al mondo.

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Il grattacielo si ispira alle mangrovia, alberi tropicali dalle resistenti radici, e si sviluppa sopra una serie di piattaforme aeree sorrette di singoli e giganteschi pilastri in cemento. La struttura porosa del grattacielo serve a dissipare l’onda d’urto dello tsunami, riducendone le forza prima che arrivi alle città. Un sistema di desalinizzazione assicura acqua potabile ai residenti, mentre l’energia viene prodotta grazie al moto marino ed al fotovoltaico. Il sistema di trasporto dell’acqua dissalata arriva poi all’entroterra, per coprire le richieste idriche all’indomani dello tsunami.

Terzo posto New Spring: Agro-ecological Skyscraper

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New Spring – credits: eVolo

Disegnato da Michał Spólnik dall’Austria e Marcin Kitala dalla Polonia, il New Spring combatte l’estinzione delle specie vegetali e dei semi da coltivazione. Il grattacielo è immaginato come un insieme di giardini modulari ciascuno con il proprio bioma, flora, suolo, microorganismi, insetti e microclima. Seguendo i principi dell’agroecologia ogni proto-giardino permetterà di coltivare piante di ogni genere, producendo a sua volta i semi da spedire nove necessario per rispristinare il paesaggio naturale. Nascosto nel cuore e nel nucleo della torre c’è il complesso sistema harware ed i laboratori per la catalogazione e la sperimentazione. che cataloga e gestisce. I baccelli che accolgono le coltivazioni sono costruiti in legno CLT, materiale naturale e perfetto per questo genere di costruzione. Estendendosi in verticale i grattacieli New Springs non consumano suolo a terra, lasciando la campagna libera di crescere e riprendere forza.

Qui trovi le 20 menzioni d’onore.