L'interessante soluzione proposta dal team andaluso di PATIO 2.12 che ha saputo coniugare ceramica e acqua in un "impianto" di climatizzazione completamente naturale
Si torna a parlare del Solar Decathlon Europe, appuntamento fisso di queste settimane, dopo essersi aggiudicato il primo posto per la categoria “Architettura“, il prototipo francese CANOPEA, arriva primo anche nelle prove di “Comfort” e “Funzionalità“. Doppio riconoscimento anche per il progetto tedesco ECOLAR rispettivamente per il concept “Ingegneria e Costruzione” e “Industrializzazione e mercato“ . Il traguardo è sempre più vicino e delle 10 dieci prove che i partecipanti alla competizione internazionale dovranno affrontare, già 7 hanno trovato un degno vincitore: a quelle appena sottolineate si aggiungono le premiazioni destinate al prototipo andaluso PATIO 2.12, ritenuto il migliore per il “Bilancio Energetico elettrico” e “Comunicazione e sensibilizzazione sociale”.
ECOLAR (Germania) – Semplicità costruttiva di alto livello
“Ecolar non è un nome, ma una filosofia!”, è questo lo slogan del prototipo ideato dal team tedesco proveniente dalla University of Applied Science Constance. Tra le numerose qualità architettoniche che potrebbero descrive il progetto, l’importanza riservata al tema della Modularità è sicuramente uno degli elementi che in primis ha permesso ad ECOLAR Home di aggiudicarsi il primo premio del concept riservato all’Ingegneria. Tutti gli elementi costruttivi che compongono l’ECOcasa sono prefabbricati e contenuti in un unico catalogo: finestre, pilastri, tamponamenti, tetto, ciascun dettaglio può essere personalizzato permettendo in questo modo la costruzione di un’abitazione capace di rispecchiare il più possibile le esigenze dell’utente (dimensioni e budget economico) adattandosi contemporaneamente al contesto geografico. Come il prototipo realizzato in occasione del SDE 2012, l’ecoprogetto tedesco può essere assemblato in base alle esigenze, componendo una serie di moduli quadrati, intercambiabili tra esterno ed interno e tutti egualmente equipaggiati:
- L’involucro esterno opaco è dotato di un pacchetto murario perfettamente isolato;
- Per l’involucro trasparente è possibile prevedere sia l’utilizzo classico di finestre, che l’impiego di una soluzione trasparente fotovoltaica, in grado perciò di combinare protezione dai raggi solari e produzione energetica;
- Pilastri, travi ed elementi strutturali sono prefabbricati utilizzando legno certificato, con precisione millimetrica ed utilizzando una sezione cava, utile non solo per alleggerire la struttura ed accelerare il processo costruttivo, ma anche per prevedere un eventuale passaggio di impianti o riempimento con isolante;
- Tende e brise-soleil mobili esterni possono essere applicati sia ai moduli esterni del patio sia per aumentare la privacy delle stanze interne;
- La Copertura è la centrale energetica della casa, poichè l’intera superficie del tetto è ricoperta da moduli fotovoltaici.
La possibilità di progettare nel dettaglio ogni singola abitazione, mantenendo inalterata l’efficienza energetica e le capacità costruttive dell’edificio, hanno assicurato al team di ECOLAR anche la vittoria nel concept “Industrializzazione e Mercato“, obiettivo raggiunto grazie alla capacità di aver messo in connessione semplici elementi secondo un sistema intelligente.
PATIO 2.12 (Spagna) – “Efecto Botijo”
Avendo come obiettivo la promozione dell’energia rinnovabile e la diffusione del concetto di sostenibilità, il premio “Comunicazione e sensibilizzazione sociale” è ritenuto uno dei più importanti all’interno del concorso Solar Decathlon, i primi classificati in questo concept sono stati gli studenti dell’Andalucia Team con PATIO 2.12. Il prototipo spagnolo infatti ha fatto seguito ad un’attenta pianificazione del “Piano di Comunicazione” che ha permesso di diffondere il concetto di sostenibilità ed efficienza associato al progetto capillarmente, attraverso i social network, workshop universitari, fiere di settore, attività di piazza, per arrivare anche al coinvolgimento dei più piccoli e delle stesse aziende produttrici.
Non è solo l’acqua piovana a vivere due volte all’interno del prototipo spagnolo, ma anche le acque grigie provenienti da lavandini, lavatrice e lavastoviglie, filtrate e purificate attraverso un particolare procedimento a tre vasche, visibile nella zona giorno della casa.
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