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Decreto Energia e caro materiali, Ance “non siamo in grado di tenere i cantieri aperti”

Grido d'allarme dell'Ance sulla scomparsa della norma nel Decreto Energia che avrebbe permesso una sospensione temporanea dei lavori, a causa del caro prezzi.

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“Ora si che il Pnrr si blocca del tutto”, commenta Buia in merito al Decreto Energia

(Rinnovabili.it) – Non c’è traccia nel Decreto Energia della norma promessa dal Governo sulla possibilità di sospendere gli appalti per il caro materiali in attesa delle compensazioni.

“Nessun cantiere potrà proseguire in questo modo”, afferma Gabriele Buia, presidente Ance a commento di quanto successo.

Ance, “Così il Pnrr si blocca del tutto”

Il tema al centro delle preoccupazioni è l’articolo 23 del Decreto Energia, “Revisione dei Prezzi”. Mentre nel testo attuale si parla solo della domanda di accesso al Fondo per l’Adeguamento dei Prezzi ed all’eventuale possibilità offerta alle imprese di un anticipo. E’ sparita la norma che prevedeva una temporanea sospensione o proroga dei lavori a causa del rincaro dei prezzi delle materie prime ed in attesa della compensazione.

Inconcepibile il dietrofront del Governo. Quella norma, che peraltro concedeva solo una tregua senza individuare una soluzione duratura, era l’unico strumento a disposizione delle imprese per non abbandonare del tutto i cantieri, vista l’impossibilità di proseguire i lavori con i costi attuali e la scarsità di materiali “.

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Mi chiedo come si possa pensare ora di portare a termine le opere in corso e come si potranno iniziare i nuovi lavori già previsti: così si sta buttando a mare il Pnrr, senza nemmeno provare a salvarlo”, aggiunge Buia.

Purtroppo anche a livello Europeo, l’Italia ne esce sconfitta. “Non si capisce perché gli altri Paesi in Europa hanno affrontato subito con tempestività ed efficacia questa emergenza prezzi, che già da mesi sta crescendo a livello internazionale, emanando norme che consentono erogazioni immediate e da noi sia impossibile”.

Secondo il Presidente dei Costruttori edili è necessario agire subito così come fatto per il caro energia. Basti pensare che le imprese stanno ancora aspettando i Fondi per la compensazione dei rincari del primo semestre 2021.