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E’ partito il countdown: mancano 9878 giorni alla decarbonizzazione totale degli edifici

Un conto alla rovescia che vede protagonista indiscusso GBC Italia, che ieri a Roma ha presentato la prima Roadmap italiana per la decarbonizzazione totale degli edifici per traghettare l'intera filiera, la classe politica e il settore immobiliare verso l'obiettivo 2050

Il presidente GBC Italia a Palazzo Poli per la presentazione della prima Roadmap italiana

La Roadmap italiana si compone di ben 63 obiettivi distribuiti sui 6 principali stakeholder coinvolti, dai governi fino al settore finanziario

(Rinnovabili.it) – Dalla splendida cornice di Palazzo Poli, accanto alla Fontana di Trevi di Roma, è partito ufficialmente il countdown del Green Building Council Italia per la decarbonizzazione totale degli edifici. Uno start che è coinciso con il lancio della prima Roadmap italiana dedicata alla trasformazione sostenibile degli edifici. Un lavoro lungo un anno e mezzo, condotto in prima linea dal GBC Italia e allineato con le strategie di altri GBCs europei nel segno del progetto #BuildingLife. L’obiettivo è concreto: condividere una strategia di azioni, innovazioni e politiche con la pubblica amministrazione, con l’industria, la ricerca, la progettazione e la finanza. Per traghettare l’Italia fino al 2050 garantendo davvero la decarbonizzazione totale degli edifici ed assicurare ai suoi cittadini un’ottima qualità della vita.

L’evento di presentazione della prima Roadmap italiana tenutosi ieri a Roma ha visto la partecipazione di molteplici figure del panorama nazionale ed internazionale, della politica e della filiera delle costruzioni, dimostrando l’indiscusso interesse verso uno tra i settori più importanti a livello economico, ma anche tra i più energivori ed emissivi.

Tra i realtori che sono intervenuti all’evento moderato dalla giornalista Sara Monaci del Sole24Ore, anche Angelo Ciocca – Europarlamentare Membro sostituto Commissione per l’industria, la ricerca e l’energia; Eleonora Evi – Onorevole Camera dei Deputati, Segretario della X Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo; Marco Osnato – Presidente Commissione Finanze della Camera dei Deputati; Patty L’Abbate – Vicepresidente VIII Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati e Alfonso Pecoraro Scanio – Presidente Fondazione Univerde, Docente universitario Milano Bicocca – Roma Tor Vergata.

Il passo iniziale è la consapevolezza”, ha esordito il Presidente GBC Italia Marco Mari durante il convegno a Palazzo Poli, “il rendersi conto dell’impatto del nostro lavoro, di quello che stiamo lasciando alle future generazioni”.

In occasione del convegno sono inoltre stati assegnati i GBC Italia Awards dedicati all’eccellenza italiana della sostenibilità in edilizia e dell’immobiliare.

Italia, Leader inconsapevole di sostenibilità

Un punto di grande valore che ha lasciato basiti i partecipanti al convegno quanto anche lo stesso Presidente Mari in fase di scoperta, è la posizione dell’Italia a livello globale per progetti certificati con il miglior punteggio.

E’ emerso che la percentuale di progetti certificati LEED Platinum in Italia è la più alta al mondo. Siamo i più bravi a fare e non lo sappiamo raccontare”.

E’ un dato di incredibile valore che ribalta completamente la situazione dimostrando sin da ora che una riqualificazione del patrimonio edilizio è assolutamente possibile. Una decarbonizzazione totale degli edifici che tenga conto non solo di una variabile, ma dell’intero sistema abitativo. Dall’attenzione all’uso delle fonti rinnovabili, fino ad arrivare alla qualità dei materiali impiegati, dalla scelta di un involucro ad alta efficinza, fino all’adozione di soluzioni per il risparmio idrico.

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Ecco perchè la Roadmap nazionale, definita dal GBC Italia, diventa determinante nell’assicurarsi di raggiungere al meglio tutti gli obiettivi di sostenibilità europei.

Non solo. Dalla piattaforma di benchmark ARC Score, che permette di inserire volontariamente i dati di prestazione dei propri edifici, è emerso che il caso Italia è pari solo al caso Stati Uniti. Il nostro Paese è secondo al mondo per numero di edifici che hanno iniziato volontariamente ad inserire i propri dati nella piattaforma. L’efficienza energetica insomma interessa tutti.

Gli obiettivi della Roadmap

GBC Italia lancia la Roadmap italiana credits: GBC Italia

Arrivare a definire le Roadmap nazionali ha richiesto un lavoro lungo due anni, come parte integrante del progetto #BuildingLife, finanziato dalla Laudes Foundation. Un traguardo raggiunto anche grazie agli oltee 200 stakeholder di tutta la filiera coinvolti. Nel caso Italia, si sono messi in gioco oltre 60 Soci di GBC, partecipando ai workshop che hanno poi permesso di costruire il documento tecnico di cui si compone la Roadmap.

La tabella di marcia si sviluppa in 63 obiettivi distribuiti lungo l’arco temporale compreso tra il 2025 e il 2050, con tappe intermedie al 2030 e 2040. Sei le categorie di stakeholder coinvolti al fine di coinvolgere la filiera in tutte le sue sfaccettature:

  • Governo, PA centrali, regionali e locali;
  • Sviluppatori immobiliari;
  • Professionisti, consulenti e imprese di costruzioni;
  • Produttori di materiali e componenti per l’edificio e l’impianto;
  • Servizi e reti di energia;
  • Settore finanziario privato.

Tre invece le aree prioritarie di intervento definite dalla Roadmap italiana: la decarbonizzazione totale degli edifici, la circolarità per il settore delle costruzioni, e la Qualità e resilienza delle città.

All’interno di ciascuna di queste macro aree sono elencati gli obiettivi da raggiungere per ciascuno degli stakeholder, per poter avere ben chiaro, ciascuno con le proprie competenze, quali sono i traguardi da tagliare entro il 2050. Un percorso estremamente articolati che punterà i riflettori della sostenibilità non solo sul più conosciuto tema dell’energia o dell’efficienza dell’involucro. Ma anche sulla formazione delle figure professionali coinvolte o sulla digitalizzazione dei processi.

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I prossimi anni saranno determinanti per raggiungere una massa critica di progetti e raccogliere i dati necessaria definire dei target progressivi non più solo teorici, ma calati sulla realtà del territorio italiano.

Agiamo con l’ambizione di guidare la filiera edilizia ed immobiliare affinchè possa contribuire concretamente a portare l’Europa ad essere il primo continente climaticamente neutrale e capace di un concreto sviluppo sostenibile per migliorare la qualità della vita delle generazioni presenti e future in equilibrio con il pianeta che ci ospita”, afferma Marco Mari.

Serve un cambio culturale della classe politica

Roundtable di chiusura: da sinistra Patty L’Abbate, Marco Mari, Fabrizio Capaccioli, Alfonso Pecoraro Scanio

Durante il convegno è emerso un ultriore elemento identificato come prioritario da diversi ospiti intrevenuti sul palco: ciò che manca è una reale formazione ed aggiornamento della classe politica. Servono quelli che Patty L’Abbate, Vicepresidente VIII Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, ha definito “Green manager”. Persone competenti, in questo caso nel tema della sostenibilità edilizia, in grado di andare oltre la mera analisi di “costi e benefici”, arrivando invece ad interpretare i parametri e gli indicatori che già abbiamo a disposizione.

Riflettori puntati dunque sul countdown del Green Building Council Italia, sui 9878 giorni che si separano dalla decarbonizzazione totale degli edifici al 2050.

Oggi, con oltre 18,6 milioni di metri quadrati di edifici più efficienti, meno inquinanti e più sani per i loro occupanti, rappresentiamo una eccellenza a livello europeo e internazionale. Con il lancio della prima Roadmap italiana per la decarbonizzazione e la trasformazione sostenibile in edilizia abbiamo tracciato un ulteriore solco in questa direzione. La Roadmap è un passo fondamentale nella lotta ai cambiamenti climatici e rappresenta solo uno dei nuovi punti di partenza del percorso sviluppato nel progetto #BuildingLife”, ha concluso il Presidente Mari.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili.it scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.