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Case di paglia, l’efficienza dell’autocostruzione

Paolo Robazza del Bag Studio ci racconta le sue case di paglia. Bioclimatica, materiali naturali e biomassa per costruzioni riciclabili e a energia quasi 0

Paolo Robazza e le case di paglia tra bioclimatica e volontariato

 

(Rinnovabili.it) – Il BAG Studio fondato da Paolo Robazza sta mettendo in luce i pregi delle case di paglia e dell’architettura bioclimatica in Italia e in Europa. Con il suo team ha già realizzato diversi progetti ed organizza workshop pratici per insegnare agli studenti di architettura come si procede alla costruzione di questi alloggi. L’architetto spiega quali sono le caratteristiche ed i punti di forza di questa architettura sperimentale.

 

Com’è nata l’idea delle case in paglia?

In realtà l’idea della casa in paglia non è mia ma è un tipo di struttura che già esisteva da tantissimo tempo. Io ho iniziato a costruire in questo modo perché per un periodo ho vissuto in Sudafrica ed un mio amico voleva che gli costruissi una casa e mi ha detto “Perché non me la fai in paglia?” E ho accettato. All’inizio non sapevo precisamente di cosa si trattasse, mi sono studiato la tecnica costruttiva e quando sono tornato in Italia avevo l’esperienza e l’idea di voler approfondire questa tecnologia sostenibile.

 

Una volta in Italia come hai proseguito con questo tipo di architettura?

Quando c’è stato il terremoto a L’Aquila siamo andati in Abruzzo come volontari per aiutare le persone che avevano perso la casa, da lì nasce la proposta che abbiamo fatto agli abitanti di realizzare un eco villaggio in paglia e l’abbiamo autocostruito insieme a loro.

 

E’ stata un’esperienza formativa? Quante abitazioni avete realizzato?

Si è stata un’esperienza davvero interessante. Abbiamo collaborato con gli abitanti, con i volontari che provenivano da tutta Europa, sia per la voglia di aiutare che per un interesse architettonico. Abbiamo realizzato 5 abitazioni di cui una è la casa dei volontari.

 

L Eco villaggio in Abruzzo
L’Eco villaggio in Abruzzo

 

Quali sono i vantaggi che hanno riscontrato le persone nello scegliere una casa di paglia rispetto a una casa tradizionale in mattoni?

Hanno subito notato un grandissimo risparmio energetico e un alto comfort ambientale. Oggi riescono a consumare ogni anno per ogni casa solamente un metro cubo di legna. Un altro vantaggio è stato economico visto che sono riusciti a realizzarsi le case di paglia con l’autocostruzione, facilitata dalla tipologia costruttiva.

 

Quant’è lo spessore e la trasmittanza di una parete di paglia? Qual è il sistema portante?

Lo spessore è circa di 52 centimetri e la trasmittanza 0,12 W/mqK. La struttura può essere sia in paglia portante che in legno, naturalmente se si parla di una struttura in paglia portante i carichi che può sopportare sono diversi.

 

Per quanto riguarda i progetti di Roma, puoi dirmi qualcosa sulla casa che avete realizzato al Quadraro? Qual è stata la reazione del quartiere alla tecnologia in paglia?

Si tratta di una casa privata, era una ex locanda e c’erano tutti gli anziani del quartiere che ci guardavano mentre lavoravamo. C’erano rimasti male che l’avevamo demolita poi quando hanno visto che la stavamo ricostruendo con questa tecnica così insolita si sono incuriositi. Poi la paglia per chi ha una certa età è un materiale abbastanza comune, non usata in quel modo però.

 

Ho visto il progetto di ampliamento del centro sociale Acrobax. Come mai avete deciso di lasciare una parte della parete vetrata in cui si vede la paglia? E’ stata una scelta stilistica?

E’ una voglia di sensibilizzare. Abbiamo realizzato quell’edificio, che è un luogo pubblico, con l’obiettivo di  comunicare un principio. E’ stato costruito con i ragazzi volontari dell’Acrobax, è una biblioteca e una sala da the.

 

Ampliamento dellAcrobax a Roma
Ampliamento dellAcrobax a Roma

 

Quali saranno le differenze tra le case di paglia romane e quelle che state per costruire a Ibiza?

Cambierà il tetto, la struttura di Ibiza sarà a tetto piano senza sporti, le linee saranno molto pulite. Nello spessore della parete ci sarà un po’ più di intonaco in terra all’interno in modo da incrementare lo sfasamento e in copertura aumenteremo la massa per migliorare l’inerzia termica dell’involucro.

 

Ho sentito parlare di un progetto di prefabbricazione nella campagna della Sabina. Puoi darmi qualche anticipazione?

Si. Prefabbricazione non è il termine giusto, io parlerei di modularità. Stiamo studiando una casa modulare che sia ripetibile in maniera sempre uguale a se stessa e ampliabile in base alle esigenze. Il design accattivante e contemporaneo è stato scelto per farla apprezzare ad un pubblico giovane. La nostra idea nasce dal fatto che spesso ci viene richiesto di realizzare case per giovani che hanno un terreno e vogliono uscire dalla città. In qualche maniera vogliamo abbattere i costi attraverso una sorta di progetto preliminare che ci consente di assecondare la nuova moda di andare a vivere in campagna  in maniera efficiente e modulare.

 

Una casa di paglia a fine vita è completamente riciclabile?

Si perchè usiamo solamente materiali naturali. Per l’isolamento utilizzeremo paglia, sughero e lana. Per la struttura legno e per il sistema di riscaldamento scegliamo stufe a legna. Energie rinnovabili ma che partono dai concetti e dalle regole della bioclimatica. Si tratta di una casa a consumo quasi zero.

 

Questa tipologia costruttiva si adatta ad ogni tipo di clima?

È una struttura molto versatile, ombreggiata in modo opportuno sa adattarsi a tutti i climi. Ha un ottimo isolamento termico invernale e un comportamento estivo molto buono garantito da ombreggiamento e massa, sfasamento ed inerzia termica.

 

Nel panorama italiano si sta creando un interesse per l’architettura bioclimatica? Oltre al risparmio economico ci sono persone che vogliono una casa di paglia per un interesse alla sostenibilità?

Si, a Roma non ci sono molte realtà che si occupano di questa tematica, noi stiamo assecondando molte di queste giovani coppie che vogliono vivere in un ambiente sostenibile.

 

Puoi raccontarmi qualcosa dei workshop che organizzate?

La settimana scorsa, 11, 12 e 13 febbraio sono venuti 20 studenti di un’università inglese per partecipare a un workshop su terra, bamboo, paglia e legno nell’architettura sperimentale. Per tutta la primavera e l’estate inizieranno una serie di workshop, stiamo collaborando con le università italiane ed europee per insegnare ai ragazzi in modo pratico come realizzare case di paglia sperimentali e naturali sia qui che all’estero.