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Costruita in Vietnam la prima casa in bambù a prova d’alluvione

La Blooming Bamboo è una casa in bambù compatta costruita con materiali naturali, assemblabile in meno di 25 giorni e dotata di sistemi per la raccolta delle acqua piovane e grige.

casa in bambù -Blooming Bamboo(Rinnovabili.it) – Un gruppo di architetti vietnamiti ha costruito il primo prototipo di casa in bambù progettata per resistere alle più devastanti inondazioni, mantenendo al sicuro i suoi occupanti fino ad un massimo di tre metri d’acqua.

 

La Blooming Bamboo house è stata progettata da H & P Architects utilizzando semplicemente una maglia di canne di bambù intrecciate, pannelli di fibra di cocco, foglie di palma, corde e semplici bulloni.

La struttura della casa in bambù, che misura circa 6 metri per 6, è sospesa su palafitte consentendo all’acqua di scorrervi sotto senza comprometter la stabilità della Blooming Bamboo.

Sviluppata su due piani, la casa in bambù è progettata con un tetto perfettamente adattabile alle condizioni climatiche in cui ci si trova, facilmente apribile per creare una circolazione d’aria naturale nel caso di siti molto caldi, o ben sigillato per condizioni climatiche particolarmente rigide.

 

casa in bambù Data la sua destinazione funzionale e sociale, prevalentemente riservata alle popolazioni meno ricche o a contesti di vegetazione piuttosto selvaggia, la casa in bambù “Blooming” è stata studiata come un modulo assemblabile, per dar vita a singole abitazioni o intere comunità a prova di alluvione.

 

In soli 25 giorni e con poco meno di 2.500$ è possibile costruire la propria casa in bambù, dotata tra l’altro di un bacino di raccolta sotterraneo della acque piovane, di una cisterna per le acque reflue e per i rifiuti, rendendo autonoma l’abitazione anche per contesti particolarmente difficili.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili.it scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.