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Cannucce piezoelettriche per grattacieli green

Migliaia di cannucce piezoelettriche applicate sulla facciata di un grattacielo per produrre energia pulita con il solo aiuto del vento, senza rumore o emissioni.

(Rinnovabili.it) – L’ingegnosa integrazione tra tecnologia ed architettura ha prodotto un nuovo originalissimo concept green: un grattacielo capace di produrre energia grazie a milioni di cannucce piezoelettriche poste sulla facciata.

 

Si tratta ovviamente solo di un concept, ma gli architetti della Belatchew autori del progetto, sono più che conviti delle potenzialità che potrebbero essere estratte da Strawscraper. La proposta immagina di ricoprire l’intera superficie esterna di un grattacielo, di milioni di filamenti o “cannucce” piezoelettriche che, mosse dal vento, siano in grado di produrre energia sufficiente a coprire i consumi dell’edificio.

 

 

Dalla Söder Torn allo Strawscraper


La protagonista dell’intervento è la torre Söder Torn a Stoccolma, progettata dal noto architetto Henning Larsen che la completò nel 1997 tagliando quasi la metà dei piani previsti per il suo completamento per fermarsi ad un’altezza di 86 metri.

La nuova proposta degli architetti Belatchew immagina di reinserire i 16 piani incompiuti, aggiungendo a questi il particolare rivestimento piezoelettrico, trasformando il ribattezzato Strawscraper in una “macchina del vento“.

Nonostante l’estetica della torre sia assolutamente fuori dall’ordinario, ricordando più un’ameba che un grattacielo, gli architetti della Belatchew hanno immaginato il grattacielo in ogni suo singolo dettaglio, interpretando in maniera insolita l’importante tassello dell’integrazione delle energia rinnovabili all’architettura. Le cannucce che rivestono la facciata sono in materiale composito con proprietà piezoelettriche dotate di elementi al LED che possano trasformare la torre con colori differenti.

 

L’idea di sfruttare le proprietà piezoelettriche per produrre energia pulita non ha nulla di nuovo, tuttavia sino ad oggi la tecnologia ha permesso di produrre solo piccole quantità di energia sfruttando le proprietà piezoelettriche, ma come sottolineato dagli architetti della Belatchew, le sperimentazioni sui materiali e sugli edifici procedono a grande velocità lasciando intravedere un possibile sviluppo alternativo.