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Bonus edilizi in scadenza: attenzione alle tempistiche

Tra i bonus in scadenza al 31 dicembre 2021 quasi sicuramente il bonus facciate. Attenzione alle tempistiche se serve un'autorizzazione paesaggistica.

bonus in scadenza
Foto di Nattanan Kanchanaprat da Pixabay

Quasi sicuro il rinnovo degli altri bonus edilizi

(Rinnovabili.it) – La fine dell’anno si avvicina e con essa il fatidico momento dei bonus in scadenza. Con l’approvazione ieri sera del Documento programmatico di bilancio per il 2022 arriva la conferma della proroga preannunciata per il Superbonus 110% al 2023. Sospiro di sollievo potranno forse tirarlo anche coloro che hanno intenzione di usufruire della detrazione prevista con l’Ecobonus ed il bonus ristrutturazioni.

I bonus in scadenza

Discorso completamente diverso per quanto riguarda il Bonus facciate. Attenzione alle tempistiche perchè, qualora non venisse prorogato, la detrazione riguardante gli interventi sull’involucro esterno dell’edificio sarà un bonus in scadenza al 31 dicembre 2021.

La presentazione della documentazione per accedere a questo incentivo fiscale va sempre di pari passo con la necessità di ottenere un’autorizzazione paesaggistica, il più delle volte semplificata. Tuttavia servono almeno due mesi perchè comune e Sovrintendenza si esprimano. Di conseguenza si arriva a ridosso della fine dell’anno, termine entro il quale vanno per altro sostenute le spese che si intendono portare a detrazione.

I bonus attivi ad oggi

Per avere maggiore chiarezza facciamo il punto della situazione sulle detrazioni alle quali è possibile accedere e le relative percentuali di sgravio.

BONUS RISTRUTTURAZIONETetto massimo 96.000 euro per unità

Bonus ristrutturazione (disciplinato dall’art. 16-bis del DPR 917/86 e poi dall’art. 16, comma 1 del D.L. 63/2013) detrazione del 50% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2021 per un tetto massimo di 96.000 euro per unità immobiliare. E’ destinato a soggetti IRPEF privati che possono scegliere di ripartire il rimborso in 10 quote annuali di pari importo o di avvalersi dello sconto in fattura e della cessione del credito.

Se non sarà rinnovato ma resterà uno dei bonus in scadenza, l’agevolazione tornerà a scendere al 36% per un ammontare complessivo di 48.000 euro.

Gli interventi ammessi riguardano l’adozione di soluzioni edilizie o tecnologiche che comportino un risparmio energetico o l’utilizzo di fonti rinnovabili, Interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, eliminazione delle barriere architettoniche.

ECOBONUS

Destinato all’efficientamento energetico che può portare ad una detrazione dal 50% al 85% a seconda dell’intervento che si va ad eseguire.

Detrazione al 50%: rientrano nella detrazione gli interventi sull’involucro e gli impianti come la sostituzione dei serramenti e degli infissi, le schermature solari, le caldaie a biomassa e a condensazione in classe A.

Detrazione al 65%: riguardanti anche le parti comuni che comportano interventi di isolamento sull’involucro, le caldaie a condensazione con sistema di termoregolazione evoluto, le pompe di calore, i generatori ibridi, i microgeneratori, i collettori solari, generatori di aria calda a condensazione, i sistemi di building automation, nonchè la riqualificazione globale dell’edificio.

Parti comuni dei Condomini

Detrazioni al 70%: per interventi che comportino l’isolamento termico delle parti comuni opache del condominio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda.

Detrazione all’80%: la percentuale sale se all’efficienza si aggiunge il miglioramento di una classe di rischio sismico.

Detrazione all’85%: per Ecobonus e sismabonus congiunti che permettano un salto di 2 classi di rischio sismico e che ovviamente comportino la coibentazione dell’involucro opaco per oltre il 25% della superficie disperdente.

BONUS FACCIATE – Senza limiti di spesa

Detrazione al 90%. Rientrano tra gli ecobonus anche gli interventi che coinvolgono unicamente la facciata esterna dell’edificio visibile da suolo pubblico collocati in zone A o B (o zone assimilabili). Si applicano agli interventi di recupero e restauro delle strutture opache verticali dell’edificio o che permettano un miglioramento termico per oltre il 10% della superficie disperdente complessiva totale.

SISMABONUS – Fino ad un tetto di 96.000 euro

Detrazione al 50%. Per le spese sostenute su edifici ricadenti in zone sismiche 1, 2 e 3 e che comportino un miglioramento della vulnerabilità sismica dell’edificio.

Detrazione al 75% e 80%. Se l’intervento consente un miglioramento di 1 classe di rischio sismico la detrazione sale al 75%, mentre arriva all’80% se il miglioramento è di due classi.

Parti comuni di Condomini

Detrazioni al 75% e 85%. Seguendo lo stesso criterio le detrazioni salgono di percentuale per gli interventi riguardanti le parti comuni dei condomini e che comportino rispettivamente una riduzione di 1 classe di rischio sismico (75%) o 2 classi (85%).

Bonus verde – Tetto massimo 5.000 euro

Detrazione del 36% sulle spese sostenute per la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione di pozzi. Rientrano nelle spese anche la realizzazione di coperture a verde e giardini pensili.