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Bonus barriere architettoniche 2024, addio ad una delle detrazioni più richieste

Il Dl Superbonus modifica anche il Bonus Barriere Architettoniche 2024 eliminando la possibilità di sfruttare tale detrazione per sostituire infissi, rifare i bagni o adeguare l'impianto

bonus barriere architettoniche 2024
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Nuove restrizioni anche sulla possibilità di cedere il credito o sullo sconto in fattura

(Rinnovabili.it) – Nonostante sia composto di soli quattro articoli, il Decreto Superbonus n.212 pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 29 dicembre 2023, è riuscito a stravolgere a tutto tondo il comparto delle costruzioni. Tra le novità che meno hanno riscosso successo c’è il nuovo Bonus Barriere architettoniche 2024, rimodellato dall’art.3 del DL 212/2023.

Niente più Bonus Barriere architettoniche 75%per cambiare gli infissi

La prima sostanziale modifica restringe le maglie del bonus barriere architettoniche 75% lasciando la possibilità di un suo utilizzo unicamente per l’adeguamento di scale, rampe, ascensori, servoscale e piattaforme elevatrici. Sparisce dunque il riferimento alla possibilità di sostituire infissi e serramenti sfruttando il medesimo bonus, come era stato riconosciuto dall’Agenzia delle Entrate in un’interpretazione letterale della norma. Addio dunque anche alla possibilità di rifare il bagno di casa abbattendo le barriere architettoniche e portando le spese in detrazione al 75%.

Il Dl Superbonus abroga inoltre il comma 3 dell’art.119-ter del Decreto Rilancio, ovvero cancella la possibilità di sfruttare il nuovo Bonus Barriere Architettoniche 2024 per gli interventi di automazione degli impianti negli edifici e nelle singole unità immobiliari. Togliendo anche la possibilità di recuperare le spese di smaltimento e bonifica dei materiali del vecchio impianto sostituito.

Cambia anche la Cessione del credito

Non ci sono dubbi sul fatto che il bonus barriere architettoniche 75% nel 2023, sia stato uno dei più gettonati grazie alla possibilità di cedere il proprio credito o applicare lo sconto in fattura, merce estremamente rare dopo il Decreto Blocca cessioni. Ma anche questa possibilità viene rimodulata dal DL Superbonus. Le opzioni alternative potranno essere applicate alle spese sostenute entro il 31 dicembre 2023. Per gli interventi effettuati a partire al 1° gennaio 2024 ci saranno invece diverse limitazioni:

  • si salvano gli interventi sulle parti comuni nei condomini con prevalente destinazione abitativa;
  • nel caso delle unifamiliari o unità abitative collocate in edifici plurifamiliari, la cessione del credito o sconto in fattura sarà possibile solo se il reddito di riferimento del proprietario sia inferiore ai 15.000 euro, oppure nel caso di un disabile accertato con legge 104 all’interno del nucleo familiare.

Regole differenti per i lavori già avviati. In questo caso sarà possibile utilizzare il bonus barriere architettoniche 2024 con cessione del credito o sconto in fattura solo se, prima del 30 dicembre 2023, sia stata presentata la richiesta del titolo abitativo dove necessario. Negli interventi di edilizia libera invece, ma con lavori ancora non iniziati, farà fede solo un contratto stipulato tra le parti nel quale ci sia stato versato un acconto. Nulla da fare dunque per il solo preventivo.