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Bloom Pavilion, la struttura più grande del mondo con la stampante 3D

840 blocchi di un nuovo tipo di cemento Portland vanno a formare il padiglione più alto del mondo ottenuto con la stampante 3d. Le forature creano un disegno che si ispira alla stampa tradizionale tailandese

Bloom Pavilion, la struttura più grande del mondo con la stampante 3D

 

(Rinnovabili.it) – Venerdì all’Università di Berkeley è stato inaugurato il Bloom Pavilion, la costruzione di elementi ottenuti con la stampante 3d che supera i 2,5 metri di altezza ed al momento è la più grande struttura in cemento realizzata con questa tecnica.

Il team di ricercatori guidati da Ronald Rael, professore associato di architettura, ha presentato l’innovativa struttura durante la quinta edizione del Berkeley Circus, che celebra la ricerca e le realizzazioni del College di Design Ambientale (CED).

La pianta di 3,65 metri per 3,65 può accogliere i visitatori nella struttura ondulata che ricorda un tessuto con un gioco di forature di varie dimensioni, e che a loro volta fanno penetrare la luce creando un effetto molto suggestivo. Gli 840 blocchi tutti diversi ottenuti dalla stampante 3D sono composti di un nuovo tipo di cemento Portland privo di ossidi, sviluppato da Ronald Rael.

 

Bloom Pavilion, la struttura più grande del mondo con la stampante 3D

 

I record del Bloom Pavilion non riguardano solamente l’altezza raggiunta ma anche costi e tempi di costruzione. La produzione dei blocchi è avvenuta con il lavoro simultaneo di 11 stampanti 3d ed ogni blocco è stato numerato per facilitare e velocizzare il montaggio.

La ricerca è stata effettuata in collaborazione con il Siam Research and Innovation Co., la divisione di ricerca e sviluppo del Siam Cement Group (SCG) ed hanno partecipato le startup Emerging Objects e Entropy Resins.

Il padiglione verrà smontato per essere trasportato in Tailandia dove verrà esposto per alcuni mesi per poi rimettersi in viaggio in un tour itinerante che mostra le potenzialità della stampante 3d unita al cemento.

 

Bloom Pavilion, la struttura più grande del mondo con la stampante 3D

 

“Stiamo mescolando polimeri, polveri di cemento e fibre per produrre elementi leggeri, forti e ad alta risoluzione, è una tecnica molto precisa ma allo stesso tempo economica. Questo progetto è la genesi di un processo destinato alla reale commercializzazione che potrebbe trasformare il modo in cui pensiamo alle strutture.” Ha spiegato Rael.

 

La leggerezza del materiale permette di ridurre notevolmente le emissioni per il trasporto, uno degli aspetti più problematici del ciclo di vita delle costruzioni in calcestruzzo. Le forature negli elementi vanno a creare un disegno di petali che richiama la stampa floreale tradizionale tailandese e mostrano quanto può essere precisa la resa delle stampanti 3d alimentate con il cemento. I blocchi sono connessi da elementi metallici stretti a mano con semplici utensili da ferramenta, metodo che rende l’assemblaggio estremamente veloce.