Il Consiglio dei Ministri ha deciso di non impugnare la legge regionale della Basilicata che apre l'acquisto dei crediti edilizi incagliati anche alle società partecipate ed agli enti pubblici economici
Il Decreto Blocca Cessioni n.11/2023 ha impedito agli Enti Locali di acquistare i crediti edilizi
(Rinnovabili.it) – Questa settimana un importante passo avanti si è compiuto in merito al problema delle cessioni fiscali connesse ai bonus, aprendo la possibilità di acquisto dei crediti edilizi alle partecipare delle Regioni ed agli Enti pubblici economici. Il Consiglio dei Ministri ha infatti deciso di non impugnare la legge regionale della Basilicata che, con una mossa ai limiti della costituzionalità, aveva introdotto un escamotage agli obblighi imposti dal Decreto Blocca Cessioni.
Gli enti pubblici economici e le partecipate regionali potranno acquistare i crediti incagliati
La Regione Basilicata può essere considerata un’apripista di molte questioni legate ai bonus edilizi, essendo stata la prima a proporre l’acquisto dei crediti edilizi direttamente da parte dell’amministrazione territoriale. Ovviamente un’operazione compiuta prima dell’entrata in vigore del Decreto Blocca Cessioni. Il provvedimento in questione ha, infatti, eliminato questa possibilità inserendo gli Enti locali all’interno di un elenco di soggetti ai quali veniva vietata la compensazione diretta dei crediti.
Ma la Regione non si è arresa e con la Lr n.20 del 16 luglio 2023 recante ‘Circolazione dei crediti fiscali per efficientamento energetico del patrimonio edilizio‘, ha aggirato i paletti proponendo quali acquirenti, società partecipate della regione o enti pubblici economici, ovvero soggetti non inclusi nell’elenco dei divieti.
La mossa aveva però attirato l’attenzione del Governo, per decidere la costituzionalità o meno di questi provvedimenti. Dopo un primo assenso positivo da parte del Mef, ora il Consiglio dei Ministri ha chiuso definitivamente la questione decidendo di non impugnare la legge. Alla Regione Basilicata è stato comunque chiesto di fissare i criteri per la valutazione della capacità di acquisto annua di tali enti.
“Nei prossimi giorni – fa sapere il Consiglio regionale, Tommaso Coviello, proponente della legge – parteciperò a Roma ad un importante confronto con l’Agenzia delle Entrate per valutare alcuni aspetti organizzativi della fase attuativa, non da ultima una convenzione, poi – conclude – faremo in modo di fare conoscere i vantaggi della norma, istituendo anche un servizio apposito di assistenza per le imprese”.
Si crea un importante precedente
L’approvazione all’acquisto dei crediti edilizi da parte delle partecipate regionali, apre un importante spiraglio replicabile nelle altre Regioni, per svincolare parte dei crediti incagliati nei cassetti fiscali e rimasti senza acquirente. Una volta messo in chiaro il procedimento, anche altri enti locali potranno sfruttare le medesime modalità di compensazione.