Con il Decreto istitutivo del Ministro Giovannini si è creata la Banca Dati sugli abusi edilizi, per censire, monitorare e demolire i manufatti illegali
Il sistema informativo sarà alimentato in prima fase dalle segnalazioni degli abusi edilizi da parte dei Comuni
(Rinnovabili.it) – E’ stata definitivamente istituita la Banca Dati Nazionale degli abusi edilizi con decreto firmato dal Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini.
Il sistema permetterà di raccogliere in un’unico portale, le informazioni sugli immobili e le opere realizzate in violazione della legge.
“Con la banca dati avremo finalmente a disposizione uno strumento informativo che ci consentirà di mettere a sistema le informazioni sulle opere abusive nel Paese e rafforzare le azioni di contrasto contro un fenomeno illegale che ha arrecato gravi danni alla vivibilità delle città e all’ambiente”, afferma il Ministro Enrico Giovannini. “L’iniziativa richiede un’azione congiunta di diversi ministeri e la collaborazione di Regioni e di enti locali. Abbiamo così avviato un percorso virtuoso per proteggere e tutelare meglio i territori”.
Le fasi di attuazione del progetto
Per procedere alla creazione della Banca dati, la prima fase richiederà un contributo diretto da parte dei Comuni, con l’invio delle informazioni sugli immobili e le opere abusive.
Le integrazioni successive avverranno invece la collaborazione dei Ministeri dell’Interno, della Giustizia, della Transizione ecologica, della Cultura, dell’Economia e delle Finanze, dell’Agenzia delle Entrate, delle Regioni e dei Comuni.
Leggi anche In 16 anni abbattuto il 32,9% degli abusi edilizi
La Banca dati sarà un vero e proprio censimento dei manufatti abusivi presenti sul territorio nazionale, al quale potranno accedere le amministrazioni pubbliche competenti in materia di abusi edilizi. In questo modo si agevolerà la programmazione ed il monitoraggio degli interventi di demolizione da parte dei Comuni. Tutti i provvedimenti emessi dalle amministrazioni e dagli enti locali dovranno essere trasmessi alla banca dati, per rendere il sistema più aggiornato possibile.
I suggerimenti delle Regioni
La definizione dello schema di decreto sugli abusi edilizi è stato trattato in occasione della Conferenza Unificata del 2 febbraio. Durante l’incontro anche le Regioni e le Provincie Autonome hanno avuto modo di esprimere alcune osservazioni e raccomandazioni in merito:
- tenere conto nella fase di attuazione degli investimenti già effettuati e in corso dei diversi enti coinvolti rispetto ai sistemi ed ai database in uso per la raccolta dei dati in adempimento ai disposti del d.p.r. 380/2001”;
- chiarire cosa accadrà in caso di tardivo inserimento dei dati nella banca, eventuali sanzioni pecuniarie al dirigente o funzionario inadempiente;
- prevedere nei dispositivi attuativi dello schema di decreto modalità di interoperabilità tra la banca dati nazionale e quelle regionali, al fine di evitare una duplicazione delle attività.
Per iniziare ad intervenire e procedere alla demolizione delle opere abusive, il Ministro ha inoltre ricordato che è stato istituito un fondo apposito da 15 milioni di euro, rifinanziato dalla legge di Bilancio 2022.