La Commissione europea presenta il piano per rafforzare e rinnovare l’industria comunitaria. Tre priorità: mantenere la competitività, lavorare alla decarbonizzazione, plasmare un futuro digitale
Un’Alleanza pulita per l’idrogeno e nuove azioni per l’economia circolare: il lato green della nuova Strategia Industriale europea
(Rinnovabili.it) – Digitale, competitiva e climaticamente neutrale. Queste le caratteristiche che forgeranno l’industria comunitaria nel breve, medio e lungo termine. A stabilirlo è la nuova Strategia industriale europea (pdf), un pacchetto di misure presentato ieri dall’esecutivo von der Leyen e fondato sui principi dell’European Green Deal. L’obiettivo principale è rafforzare il tessuto produttivo UE affinché possa competere a livello mondiale, aiutando l’Europa a diventare il primo continente a zero emissioni nel 2050.
“L’industria europea è il motore della crescita e della prosperità in Europa”, ha commentato Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea. “Un motore che dà il massimo quando alimentato dagli elementi che ne costituiscono la forza: i cittadini e le loro idee, talenti, diversità e spirito imprenditoriale”.
Questa pluralità di fattori è be rappresentata all’interno del piano. La nuova strategia industriale europea parte da un dato di fatto: non esiste una soluzione unica che vada bene per tutti. Allo stesso tempo però tutte le misure devono essere interconnesse e rafforzarsi a vicenda.
Leggi anche European Green Deal, Ursula Von der Leyen svela i dettagli
La strategia sottolinea anche l’importanza per il mercato comunitario di espandersi e prosperare. In questo contesto, la Commissione europea si prepara a rivedere la legislazione dedicata, proponendo azioni che garantiscano un’applicazione coerente e rigorosa delle norme. Ed entro la metà del 2020, adotterà un libro bianco per contrastare gli effetti distorsivi delle sovvenzioni estere nel mercato unico: il documento servirà anche ad affrontare il problema dell’accesso di soggetti esteri ad appalti pubblici e finanziamenti UE.
Altro punto nevralgico: il Piano sosterrà i “valori europei” e le tradizioni del mercato sociale, garantendo condizioni di parità a livello nazionale e mondiale. Via libera dunque a nuove misure per sulla proprietà intellettuale per difendere la sovranità tecnologica e adattare il quadro giuridico alla transizione verde e digitale.
In che modo la strategia industriale europea sosterrà gli obiettivi del Green Deal?
La nuovo piano è stato creato guardando ai target del Green Deal europeo. Nella pratica ciò significa che la strategia industriale europea includerà misure specifiche per accompagnare la transizione verde del settore.
Supporterà tecnologie innovative e proporrà un piano dedicato per un ambiente costruito sostenibile. Nella pratica ciò significa:
- misure per modernizzare e decarbonizzare le industrie ad alta intensità energetica,
- azioni per sostenere le industrie della smart e-mobility
- interventi per promuovere l’efficienza energetica
- misure per garantire un approvvigionamento sufficiente e costante di energia a basse emissioni di carbonio a prezzi competitivi.
La strategia sarà a breve accompagnata da nuovo piano d’azione per l’economia circolare per promuovere la sostenibilità e la produttività delle risorse. Inoltre sosterrà il lancio di un’Alleanza pulita per l’idrogeno e fornirà ulteriori norme e orientamenti in materia di appalti pubblici verdi. E garantirà che nessuno rimanga indietro.
Leggi anche Strategia economica UE: c’è preoccupazione tra i sindacati