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Rinnovabili: gli investimenti nell’energia pulita tornano a crescere

Sotto il traino del fotovoltaico asiatico e dell’eolico marino europeo, gli investimenti mondiali nelle green energy chiudono il 2014 con un più dopo ben due anni di flessione

Rinnovabili: gli investimenti nell’energia pulita tornano a crescere

 

(Rinnovabili.it) – Dopo due anni di segno negativo i grafici delle energie rinnovabili tornano a sorridere. Nel 2014 gli investimenti globali nell’energia pulita sono cresciuti del 17% rispetto l’anno precedente, raggiungendo così una cifra di 270.000 milioni dollari. Il merito è del vero e proprio boom di impianti fotovoltaici in Cina e Giappone e dei numerosi progetti eolici offshore spuntati in Europa. Questi due fattori, unitamente all’apporto delle altre fonti alternative, hanno permesso di aggiungere al pallottoliere energetico 103 GW di nuova capacità di generazione, una cifra pari alla potenza di tutti i 158 reattori nucleari degli Stati Uniti.

 

I dati appartengono al “Global Trends in Renewable Energy Investments”, il rapporto annuale del Programma ambientale dell’ONU (l’UNEP), curato dal Frankfurt School-UNEP Centre e Bloomberg New Energy Finance. Il documento, giunto alla sua nona edizione, mostra come il sostanzioso calo dei costi delle tecnologie – in particolare nel mercato fotovoltaico – abbia significato che ogni dollaro investito nelle energie rinnovabili ha acquistato molto più capacità produttiva. L’eolico, il solare, l’energia dai rifiuti e dalle biomasse, la geotermia, l’idroelettrico insieme ai piccoli progetti dal moto marino, hanno al 9,1% della produzione elettrica mondiale nel 2014, lo 0,6% in più rispetto al 2013. Ciò significa che l’anno scorso il sistema elettrico mondiale ha emesso 1,3 miliardi di tonnellate di CO2 in meno rispetto quanto avrebbe fatto se quel 9,1% fosse stato di origine fossile; parliamo di una cifra pari al doppio delle emissioni del settore del trasporto aereo globale.

 

Gli investimenti più importanti appartengono ovviamente alla Repubblica popolare cinese che lo scorso anno ha segnato un record di 83,3 miliardi dollari. Al secondo posto gli Stati Uniti con 38,3 miliardi dollari investiti nelle green energy, seguiti  dal Giappone e dai suoi 35,7 miliardi dollari. “Ancora una volta nel 2014, le fonti rinnovabili hanno rappresentato quasi la metà della nuova capacità energetica netta aggiunta nel mondo”, afferma Achim Steiner, sottosegretario generale ONU e direttore esecutivo dell’UNEP. “Queste tecnologie energetiche ecocompatibili sono ormai una componente indispensabile del mix energetico globale e la loro importanza aumenterà man mano che i mercati diventeranno maturi e i prezzi della tecnologia continueranno a scendere”. Tra i punti salienti emersi dal documento, il trend di sviluppo dei progetti su piccola scala che con un più 34% ha superato la crescita di quelli di taglia industriale.