Entrerà in vigore nel 2019 la Market Stability Reserve, che dovrebbe rilanciare un mercato del carbonio inutile negli ultimi anni a causa dei prezzi irrisori
(Rinnovabili.it) – Il Parlamento Europeo ha approvato il piano di riforma del mercato del carbonio nell’Unione, un elemento chiave della strategia comunitaria per ridurre le emissioni climalteranti. Con 495 voti favorevoli, 158 contrari e 49 astensioni è passato il testo di compromesso che fa contenti Socialdemocratici, Popolari e industria, spostando l’entrata in vigore del piano al 2019. Già le ultime votazioni in Commissione Ambiente avevano fatto registrare la sconfitta dei verdi, che chiedevano di anticipare al 2017.
Lanciato nel 2005, il sistema ETS pone un limite al biossido di carbonio emesso da più di 11.000 grandi fabbriche, centrali elettriche e altre aziende. L’idea è fornire un incentivo al miglioramento dell’efficienza, o al passaggio verso fonti energetiche più pulite. Ma la crisi finanziaria che ha colpito l’Unione Europea nel 2009, insieme a scarse contromisure per evitare la caduta dei prezzi, ha causato il boom di quote in eccesso sul mercato. I 7 euro odierni sono il 30% del livello considerato un valido incentivo a efficientare le aziende.