Il WAS Report 2014 rivela: diminuendo il ricorso alla discarica e implementando il recupero, nei prossimi anni si creerebbero fino a 195mila nuovi posti di lavoro
Per gli autori del rapporto, anche nelle stime più prudenziali – quelle che invece di avere come riferimento la direttiva Ue prendono in considerazione uno sviluppo ‘business as usual’ – si otterrebbe comunque una riduzione di quasi 4 milioni di tonnellate di rifiuti in discarica e un aumento di occupazione pari 89mila nuovi posti di lavoro, per lo più nel Sud e nelle Isole. “In un quadro complessivo di questo genere, enormi sono le ricadute pratiche“, afferma Alessandro Marangoni, amministratore delegato di Althesys. “Il dato generale ci parla di un vantaggio economico complessivo che può arrivare a sfiorare i 16 miliardi di euro: nel dettaglio, si tratta di 10,8 miliardi di giro d’affari sviluppati dalla filiera (raccolta differenziata, trasporto, selezione, compostaggio, ecc, ecc) e fino a 5 miliardi per le infrastrutture (impianti di selezione, compostaggio, termovalorizzazione, ecc. ecc). Anche mantenendo una previsione più prudenziale, il giro d’affari movimentato entro i prossimi sei anni è di circa 8 miliardi di euro. E positivi, appunto, sono anche gli effetti sul lavoro: si parla di una ricaduta occupazionale di quasi 195mila unità”.