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L’Europa è la 1° al mondo a mettere un prezzo alle emissioni delle navi

I negoziati sulla riforma del mercato del carbonio europeo varano l’estensione dell’ETS al comparto navale. Dal 2027, le tratte intra-europee dovranno compensare il 100% delle loro emissioni, incluso metano e NOx. Per i viaggi extra-europei la quota è del 50%

alimentazione da terra per le navi

La misura taglierà 140 Mt CO2 l’anno di emissioni delle navi

(Rinnovabili.it) – La coperta dell’ETS europeo si allunga e tocca anche le emissioni delle navi. Anche il settore dello shipping pagherà per inquinare e sarà soggetto alle stesse regole dell’industria pesante e del settore energetico. È la prima volta al mondo che il comparto navale deve acquistare sul mercato delle quote di carbonio.

L’accordo è arrivato nella notte del 29 novembre durante i negoziati tra Europarlamento e Consiglio sulla riforma dell’ETS, che proseguiranno nelle prossime due settimane per definire gli altri dettagli del nuovo mercato del carbonio europeo, allineato agli obiettivi del pacchetto Fit for 55.

Nuove regole per le emissioni delle navi

L’obbligo di acquistare permessi per inquinare riguarderà tutto il naviglio di stazza superiore alle 5.000 tonnellate, ma la soglia potrebbe essere rivista tra qualche anno per evitare che l’industria provi ad aggirare la legge mettendo in mare imbarcazioni appena sotto il limite. Per le tratte fra due porti europei, la quota di emissioni delle navi da compensare con quote ETS è del 100%, mentre per i viaggi che partono o arrivano in un porto UE la quota scende al 50%. A queste percentuali si arriverà gradualmente: nel 2025 l’obbligo riguarderà solo il 40% delle emissioni dei viaggi intra-europei, nel 2026 salirà al 70% per andare poi a regime nel 2027. I negoziati tra i due co-legislatori europei ha poi migliorato la proposta originale della Commissione sulla tipologia di emissioni incluse nel testo: dal 2026 scatterà l’obbligo anche per metano e NOx, oltre alla CO2.

Un “momento di svolta”

Molto positive le reazioni della società civile. “L’accordo dell’UE segna un momento di svolta per la decarbonizzazione del trasporto marittimo. Il trasporto marittimo non sarà più lasciato libero di non rispondere del suo enorme impatto sul clima”, dichiara Jacob Armstrong, responsabile per il trasporto marittimo sostenibile dell’ong Transport & Environment. “Con questo ambizioso sistema ETS che copre tutti i gas serra, le navi offshore e garantisce finanziamenti per il trasporto marittimo ecologico, l’UE ha lanciato il guanto di sfida ad altre giurisdizioni come gli Stati Uniti, la Cina e il Giappone affinché compiano questo importantissimo primo passo verso un trasporto marittimo a emissioni zero”.