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ETS, estendere la riserva di stabilità del mercato al 2030

A chiederlo sono i deputati della Commissione ambiente dell'Europarlamento con la prima votazione sul pacchetto Fit For 55

riserva di stabilità del mercato
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(Rinnovabili.it) – Il pacchetto Fit for 55 della Commissione europea ha iniziato il suo percorso legislativo. Parlamento e Consiglio dell’UE sono oggi impegnati a definire le rispettive posizioni sulle 13 proposte legislative in materia di energia e clima che compongono l’atto. Passaggio obbligato prima di trovare un’intesa comune sui testi definitivi. Ad aprire le danze è la commissione ambiente (ENVI) dell’Europarlamento che stamane ha approvato la relazione del deputato Cyrus Engerer (S&D) sulla revisione della riserva di stabilità del mercato (MSR). Di cosa si tratta? Del meccanismo che opera per riequilibrare l’ETS – il mercato europeo del carbonio – ed evitare che il prezzo della CO2 scenda troppo, ritirando in automatico le quote in eccesso. E svincolandole per aggiungerle ai futuri volumi d’asta, quando l’eccedenza totale è inferiore ad un certo numero di quote.

“Oggi adottiamo la prima relazione legislativa del pacchetto Fit for 55 e diamo il tono alle altre relazioni sottolineando che non dobbiamo compromettere le nostre ambizioni”, spiega Engerer a margine dell’approvazione. Con 65 voti favorevoli, 20 contrari e un’astensione, i deputati europei sostengono in gran parte la proposta di Bruxelles. In questo contesto i parlamentari ENVI chiedono di prorogare gli adeguamenti temporanei nell’MSR introdotti con a precedente riforma dell’ETS, fino alla fine del 2030. L’obiettivo è che la percentuale di quote nella riserva non scenda al di sotto del 24% e il numero minimo sotto i 200 milioni fino al 31 dicembre 2030

 I deputati auspicano inoltre che la Commissione controlli il funzionamento della riserva di stabilità e la mantenga idonea allo scopo in caso di futuri shock esterni imprevedibili. “Abbiamo lavorato rapidamente per confermare l’attuale tasso di ritiro e gli stanziamenti almeno fino al 2030”, ha aggiunto il relatore. “L’UE è il primo continente ad aver adottato una legge sul clima con obiettivi ambiziosi e stiamo lavorando per garantire una transizione giusta che protegga anche i più vulnerabili della nostra società in modo che nessuno resti indietro”.