Dal nuovo report UNEP, sette buone pratiche che stanno accelerando lo sviluppo sostenibile attraverso prodotti finanziari ad hoc
Gli ultimi trend della finanza verde mondiale
(Rinnovabili.it) – Anche se gli investimenti a favore dello sviluppo sostenibile nelle economie emergenti sono diminuiti di quasi 2,5 trilioni di dollari l’anno, i nuovi prodotti finanziari e le politiche di sostegno pubbliche e private stanno tentando di invertire questo trend. Questa la conclusione a cui è giunto l’UNEP, il Programma ambientale delle Nazioni Unite, che nel suo Green Finance Progress Report fa le pulci alla finanza verde globale e ai progressi messi in campo dal G20. “Il mondo si è impegnato a creare un futuro migliore per persone e pianeta. Ma non saremo in grado di raggiungere questa visione se il sistema finanziario globale non utilizzerà il suo capitale per alimentare la trasformazione”, ha commentato il direttore esecutivo dell’UNEP, Erik Solheim.
La Conferenza delle Nazioni Unite sulla ricerca, il commercio e lo sviluppo ha mostrato come gli investimenti necessari per attuare un serio percorso di crescita sostenibile nei paesi in via di sviluppo abbiano subito una seria flessione. Tuttavia l’UNEP fa sapere oggi che, nonostante le minori risorse, sono aumentati gli strumenti di finanza verde, con un vero e proprio exploit nel 2016. I principali progressi hanno un minimo comune denominatore: il G20 Green Finance Synthesis Report, adottato durante il vertice dei leader del G20 a Hangzhou, nel settembre 2016. Il report ha fissato alcune opzioni volontarie individuate dal GFSG (gruppo di studio dedicato al tema) per accelerare il passo. Si va dalla promozione della collaborazione internazionale per facilitare gli investimenti transfrontalieri alla condivisione delle conoscenze sui rischi ambientali e finanziari, dall’ampliamento del capacity building al sostegno di mercati locali di green bond.
“Questa nuova ricerca dell’UNEP – continua Solheim – mostra progressi incoraggianti in questo senso. Dal record di nuove misure finanziare attivate agli ambiziosi piani politici”.
In particolare, il documento mette in luce sette azion, messe in campo da altrettanti Paesi, che incarnano dei modelli di strategia finanziaria da replicare. Queste includono:
- India: Il Securities and Exchange Board of India (SEBI) ha emesso obblighi di comunicazione per l’emissione e la quotazione di titoli di debito verde.
- Germania: Lo Stato federale dell’Assia ha annunciato che trasformerà la città di Francoforte in un hub di finanze verde.
- Cina: Nel giugno 2017, il Consiglio di Stato ha annunciato la creazione di cinque aree pilota per sperimentare nuovi strumenti di sostegno finanziario ai progetti sostenibili.
- Francia: Nel gennaio 2017, la Francia ha rilasciato un green bond sovrano a lungo termine di 7 miliardi di euro, con l’obiettivo di promuovere le migliori pratiche di mercato e sostenere lo sviluppo delle obbligazioni verdi.
- Sudafrica: La Borsa di Johannesburg (JSE) sta sviluppando l’elenco delle prescrizioni per i green bond in linea con le migliori pratiche internazionali.
- Brasile: La Banca Centrale ha emesso linee guida sulla gestione integrata dei rischi – compreso il rischio ambientale – alla fine di marzo 2017.
- Stati Uniti: il California State Insurance Commissioner ha lanciato nel gennaio 2017 il database online Climate Risk Carbon Initiative fornendo informazioni sugli investimenti ad alta percentuale di carbonio delle grandi compagnie di assicurazione.