Un nuovo rapporto di Fitch. Cresce la consapevolezza sui cambiamenti climatici, gli istituti dovranno tenerne conto e affrontare adeguate valutazioni, a livello globale, nei prossimi due o tre anni. E' probabile che più banche e assicurazioni comincino a spostare i loro bilanci da alcuni dei settori più esposti ai rischi dei cambiamenti climatici, come per esempio la produzione, l'elettricità, l'edilizia, i trasporti e il settore immobiliare
di Tommaso Tetro
(Rinnovabili.it) – Aumenta l’urgenza di un’analisi dei rischi dei cambiamenti climatici, e sulla scia di questa crescita di consapevolezza le banche e le assicurazioni dovranno affrontare, a livello globale, adeguati stress test nei prossimi due o tre anni. A dirlo un nuovo rapporto di Fitch ratings, secondo cui la spinta arriva dalla consapevolezza delle Autorità di vigilanza sugli impatti del clima.
Gli stress test normativi si stanno espandendo rapidamente, guidati proprio dalle Authority di vigilanza nelle giurisdizioni con una chiara attenzione alle politiche ambientali, come l’Ue e il Regno Unito. I test annunciati non verificheranno l’adeguatezza del capitale, ma potrebbero portare le aziende a guardare più da vicino se hanno bisogno di mantenere più capitale per coprire le perdite potenziali dai rischi dei cambiamenti climatici.
Quello che immagina Fitch è che a più lungo termine gli stress test climatici alimentino i requisiti di capitale prudenziale. E’ probabile – viene spiegato – che più banche e assicurazioni comincino a spostare i loro bilanci da alcuni dei settori più esposti ai rischi dei cambiamenti climatici, come per esempio la produzione, l’elettricità, l’edilizia, i trasporti e il settore immobiliare.
Alcuni importanti stress test legati al clima sono stati già annunciati, e molte altri sono presi in considerando. La maggior parte dei supervisori si basa sugli scenari pubblicati dal ‘Network for greening the financial system’ – la Rete per ‘l’inverdimento’ del sistema finanziario – grazie anche al supporto della ricerca scientifica.
Le istituzioni finanziarie francesi saranno le prime ad annunciare i risultati il prossimo aprile, prima che il Regno Unito lanci il suo stress test biennale a giugno prossimo. La Bce testerà le banche ‘significative’ della zona euro nel 2022. Le autorità di Australia, Brasile, Canada, Hong Kong e Singapore hanno annunciato stress test per quest’anno e per il prossimo.
Le aspettative di Fitch tengono conto del fatto che “le considerazioni sul clima diventeranno più importanti per le istituzioni finanziarie statunitensi” dal momento che “i cambiamenti climatici sono una priorità per il governo degli Stati Uniti sotto la guida dell’amministrazione di Joe Biden. Non sono state annunciate prove di stress climatici formali delle istituzioni finanziarie in Cina e Giappone, ma riteniamo – conclude Fitch – che presto arriveranno”.