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Ripresa verde UE: dentro anche eco-mobilità e circular economy

Nella bozza di documento, ricevuta da Euractive, spunta anche un programma di aste UE per un totale di 15 nuovi GW di rinnovabili elettriche. Confermato il ruolo cardine dell’idrogeno e delle riqualificazioni edilizie, accanto a nuovi fondi per sostenere la mobilità pulita

Ripresa verde UE
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Energia pulita, trasporti, edilizia: questi i pilastri della ripresa verde europea

Rinnovabili.it) – Conto alla rovescia per la presentazione ufficiale del piano UE di recupero economico, attesa per il 27 maggio. In questi giorni, la Commissione europea ha delineato gli aspetti principali, promettendo ancora una volta di mettere al centro della ripartenza il suo Green Deal. Ma quali saranno le misure specificatamente dedicate ad una ripresa verde?

Alcune anticipazioni erano arrivate nelle scorse settimane dalla Commissaria all’Energia, Kadri Simson. La politica estone in più di un occasione ha promesso un ampio piano di riqualificazioni edilizie, sostegno alle rinnovabili offshore e all’idrogeno, e una nuova strategia di integrazione del sistema elettrico. Oggi il quadro si completa ulteriormente con alcune indiscrezioni fornite da Euractiv.com. Il quotidiano è riuscito infatti ad ottenere una bozza del Piano UE contenente gli strumenti dedicati alla ripresa verde. 

Il documento approfondisce i temi noti e presenta alcuni nuovi strumenti, come quelli dedicai alla mobilità pulita e all’economia circolare.

EDILIZIA – È così che accanto alla già confermata Renovation Wave strategy per l’edilizia si aggiunge uno strumento di finanziamento ad hoc per gli interventi di ristrutturazione. La bozza parla di 91 miliardi di euro l’anno, con priorità a edifici pubblici e alloggi sociali (EU NegaWatt Initiative). Per i privati, il documento propone invece mutui ecologici.

RINNOVABILI – Novità in arrivo anche per il settore dell’energia pulita. Sul fronte rinnovabili, sarebbe in programma alcune aste comunitarie per la realizzazione 15 GW elettrici in 2 anni e sostegno ai regimi nazionali con 10 miliardi di euro.

IDROGENO – Altro tema clou, l’idrogeno verde. La Commissione vorrebbe agire su due fronti: aumentare le risorse dedicate a Ricerca e Sviluppo accanto a un preciso impegno in termini di produzione. È quello che nel testo è chiamato “1 Million ton of clean hydrogen commitment” che potrebbe includere uno schema di contratti per agevolare economicamente la realizzazione di grandi progetti 

TRASPORTI – Per l’industria automobilistica, le misure di ripresa verde proporrebbero un fondo per l’acquisto di veicoli puliti in tutta l’UE da 20 miliardi nei prossimi due anni, nuovi investimenti sulle colonnine di ricarica elettrica e risorse per accelerare gli investimenti nella mobilità pulita. La bozza prevede infine maggiori finanziamenti per i programmi di mobilità urbana e un pacchetto modi misure dedicate al settore ferroviario.

Come da prassi, l’esecutivo UE non ha confermato le anticipazioni ma la presidente Ursula von Der Leyen ha ribadito le sue promesse verdi. “Prima o poi i nostri scienziati e ricercatori svilupperanno un vaccino contro il coronavirus”, ha commentato durante l’incontro con il parlamento Europeo. “Per i cambiamenti climatici, tuttavia, non è possibile. Ecco perché l’Europa deve ora puntare su un futuro pulito. Il nostro investimento nella ripresa ha un prezzo: l’aumento del debito. Se è necessario aumentare quel debito, che i nostri figli erediteranno, allora dobbiamo usare i soldi per investire nel loro futuro, affrontando il cambiamento climatico, riducendo il nostro impatto e non facendolo crescere”.