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CO2: Calano gli investimenti mondiali nei progetti di CCS

Secondo BloombergNEF il 2021 si è chiuso con 0,7 miliardi di dollari in meno rispetto al 2020, spesi nelle tecnologie di cattura e stoccaggi della CO2

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Credits: Gerd Altmann da Pixabay

(Rinnovabili.it) – I nuovi obiettivi climatici hanno dato hanno dato uno slancio senza precedenti alle tecnologie di cattura, stoccaggio e utilizzo della CO2. Attualmente i settori dell’industria e della lavorazione dei combustibili hanno circa 30 strutture CCUS commerciali in funzione, a livello mondiale. E oggi esiste una crescente pipeline in fase di sviluppo. Gli investitori sembrano però voler procedere con maggiore cautela.

Lo rivelano i nuovi dati di BloombergNEF (BNEF) sui progetti di CCS. Secondo gli analisti statunitensi l’investimento globale nella cattura e stoccaggio del carbonio (CCS) ha raggiunto i 2,3 miliardi di dollari nel 2021; dato in calo di circa 0,7 miliardi di dollari rispetto al 2020. Nonostante ciò non sono mancati annunci record e nuovi piani per la realizzazione di altri 100 impianti di CCS. “Gli investimenti – scrive BNEF – sono rimasti indietro poiché gli sviluppatori cercano di ottenere di più per i loro soldi dalla diminuzione dei costi”.

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Non si tratta di un novità. BloombergNEF aveva tratta il calo già nel report Energy Transition Investment Trends 2022, pubblicato alcune settimane fa. Ma oggi gli analisti del gruppo approfondiscono alcuni aspetti di questo mercato. E spiegano come, man mano che l’industria si sposta verso progetti su larga scala, l’investimento totale è sempre più legato alla possibilità di raggiungere o meno una decisione di investimento finale (FID). Questo è il punto di un progetto in cui la società che lo possiede o lo gestisce ne approva lo sviluppo futuro.

Gli accordi più importanti annunciati nel 2021 includevano il FID di Santos sul suo progetto Moomba da 165 milioni di dollari in Australia. E i 500 milioni di dollari impegnati dal governo e dall’industria del Regno Unito per sviluppare cluster CCS. Anche i settori emergenti, come la cattura diretta della CO2 dell’aria, hanno fatto progressi lo scorso anno: la startup CarbonCapture ha raccolto 35 milioni di dollari, mettendosi sulla buona strada per diventare un futuro leader del comparto.

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BNEF prevede che i progetti di CCS tornino crescere in questo 2022.