ECBA Project calcola i costi dei danni ambientali e sanitari legati alle attività di imprese e famiglie. Scesi a 7,1 miliardi di euro nel 2012 quelli dell’industria manifatturiera
L’ultima pubblicazione, come riportato oggi dall’agenzia stampa Adnkronos, mette a fuoco i costi ambientali e sanitari del comparto manifatturiero scesi a 7,1 miliardi di euro nel 2012, soprattutto derivanti dall’industria di vetro, ceramica, cemento e affini (2,2 miliardi di euro sul totale); seguono a ruota la raffinazione del petrolio (1,7 miliardi) e la metallurgia (1,2 miliardi).
La principale innovazione di questa metodologia di analisi, spiega Andrea Molocchi, partner di ECBA Project e co-autore dello studio, “è di poter finalmente disporre di un indicatore che rapporta alla ricchezza creata da un’attività economica in un dato anno quella distrutta esternamente dalla stessa attività, e che quindi esprime anche l’efficienza di un’economia nella prevenzione dei danni ambientali: un indicatore unificante che finora è mancato nell’impostazione delle politiche, ambientali e di sviluppo”.