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Carbon tax: nell’85% dei casi il prezzo è troppo basso

Secondo uno studio della Banca Mondiale, più dell’85 per cento dei sistemi di tariffazione del carbonio ha prezzi troppo bassi per essere realmente d’aiuto alla causa climatica

Carbon tax, è il momento di fare sul serio

 

(Rinnovabili.it) – Dal 2012 a oggi il numero di sistemi di tariffazione del carbonio a livello mondiale è quasi raddoppiato ma la maggior parte dei mercati ha prezzi troppo bassi per evitare ulteriori effetti negativi in termini di riscaldamento globale e cambiamento climatico. Le varie carbon tax e i sistemi di scambio dei crediti in vigore, coprono oggi circa il 12% delle emissioni di gas serra totali, ma – secondo la World Bank -rimane ancora un gran lavoro da fare. L’istituto finanziario ha analizzato nel dettaglio il numero di strumenti di tariffazione del carbonio – sia già realizzati che solamente pianificati -nel mondo, rivelando come tale cifra sia passata dai 20 del 2012 ai 38 di quest’anno.

 

“Vi è un crescente senso di inevitabilità … in merito al carbon pricing” per i governi e le imprese, commenta Rachel Kyte, vice presidente e inviato speciale per il cambiamento climatico presso la Banca Mondiale. L’istituto di credito sta guidando gli sforzi internazionali per fissare un prezzo all’inquinamento come strumento chiave per ridurre drasticamente le emissioni di CO2 e di affrontare il cambiamento climatico. Ma secondo Kyte, stabilire come fare per inserire questo elemento nell’accordo climatico di Parigi non è fondamentale. Ciò che conta è che i Paesi abbiano riconosciuto l’inevitabilità di questo meccanismo. “Potremmo non assistere ad un negoziato dettagliato sul meccanismo dei futuri regimi tariffari per il carbonio, ma non sarebbe comunque una cosa negativa, non credo che sia il luogo giusto per trattarlo”.

 

L’inviata speciale non fornisce neppure un dettaglio su quello che dovrebbe essere il prezzo standard. Lo studio della World Bank mostra che il carbon pricing varia oggi da meno di un dollaro per tonnellata di anidride carbonica in Messico ai 130 dollari per tonnellata in Svezia, ma in più dell’85 per cento dei casi il prezzo si assesta sotto i 10 dollari: un valore “notevolmente inferiore”, dice il rapporto, a quello necessario ad aiutare la temperatura globale a rimanere entro i limiti stabili dalle Nazioni Unite.