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Wang Shu vince il Pritzker Architecture Prize 2012

(Rinnovabili.it) – E’ tutta cinese l’edizione 2012 del Pritzker Architecture Prize, con la vittoria dell’architetto Wang Shu che verrà ufficialmente premiato il 25 maggio a Pechino. Cofondatore accanto alla moglie dello studio Amateur Architecture, Wang Shu si era già fatto notare nel 2007 ricevendo il Global Award for Sustainable Architecture e successivamente, nel 2010 grazie al progetto della “Cupola in legno fai da te”, premiata con la menzione d’onore alla Biennale di Architettura di Venezia.

Protagonista di questa edizione è dunque la sostenibilità dell’architettura, l’importanza delle tradizioni ed il recupero, caratteristiche proprie di tutte le opere dell’architetto cinese, che predilige l’essenzialità dei materiali naturali, del vetro e del calcestruzzo.

Tra le opere più rappresentative sicuramente la biblioteca del Wenzheng College dell’Università di Suzhou, una struttura parzialmente ipogea per ridurre l’impatto sull’ambiente ed ottimizzare il risparmio energetico; lo Xiangshan Campus della China Academy of Art a Huangshou il cui tetto è stato costruito riutilizzando 2 milioni di piastrelle provenienti dalla demolizione di vecchie abitazioni; e il famoso Museo di Arte contemporanea di Ningbo costruito recuperando più di 20 diverse tipologie di mattoni e tegole, provenienti dalle vicine demolizioni.

Un architettura semplice, ma ricca di significati, che rispecchia pienamente il pensiero di Wangh Shu ed il suo forte legame con le tradizioni del suo Paese e l’importanza della preservazione dell’ambiente naturale.

Dopo Eduardo Souto de Moura, vincitore della scorsa edizione, il Premio arriva per la prima volta ad un architetto cinese. “La scelta rappresenta un passo significativo nel riconoscimento che la Cina gioca nello sviluppo delle idee architettoniche”, ha sottolineato Thomas J.Pritzer, presidente della Hyatt Foundation, che sponsorizza il premio e dell’importanza ” e dell’importanza che l’urbanizzazione asiatica rappresenta per questo paese e per il mondo intero”.

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