Le case stampate in 3D del progetto CHAPEA sono realizzate da BIG e ICON
(Rinnovabili.it) – Entro l’estate i primi quattro volontari proveranno a vivere su Marte per un anno, all’interno di case stampate in 3D grazie alla terra rossa del Pianeta. In realtà la simulazione promossa dalla NASA avverrà sulla Terra, nell’enorme base di ricerca di Houston in Texas, ma l’obiettivo della missione “Mars Dune Alpha” sarà effettivamente quello di testare la capacità umana di sopravvivere nel nuovo habitat.
Salute mentale, fisica e risorse: come vivere su Marte
The first crew to live and work in a ground-based, simulated Mars habitat for a year are set to begin their journey this summer! During their mission, the crew will conduct simulated spacewalks or “Marswalks” – some using VR – and robotics operations. pic.twitter.com/3rqrG4Tc39
— NASA’s Johnson Space Center (@NASA_Johnson) March 17, 2023
Quali risorse serviranno per supportare la vita sul Pianeta Rosso? Riusciranno gli esseri umani a sopportare lo sforzo fisico e mentale di tale trasferta? Gli alloggi resisteranno alle condizioni estreme extraterrestri? Sono le domande alla quali la NASA proverà a rispondere attraverso il progetto Crew Health and Performance Exploration Analog (CHAPEA). Gli alloggi costruiti all’interno dell’hangar saranno collegati ad una camera di equilibrio per simulare l’ambiente esterno di Marte confrontandosi con limitazioni di massa molto rigide.
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Le casa stampate in 3D con la terra marziana
A progettare le abitazioni di Mars Dune Alpha ci hanno pensato gli architetti di BIG – Bjarke Ingels Group ed i professionisti della stampa 3D della ICON. Gli alloggi hanno a disposizione 4 stanze suddivise in 160 mq, comprensivi di una palestra, due bagni, una sala medica, un’area relax ed una fattoria verticale per coltivare ortaggi freschi. Oltre alle attrezzature proprie della missione, l’equipaggio disporrà anche di una stampante 3D in forma ridotta, per fabbricare mattoni ed eventuali “pezzi di ricambio” per l’edificio. E’ proprio la flessibilità del sistema il motivo che ha spinto la NASA ad optare per questa soluzione costruttiva, evitando di doversi portare i materiali fin dalla Terra appesantendo i moduli spaziali.
L’ingegnoso sistema che permetterà di vivere su Marte si affida alla tecnologia di ICON ed alla sua stampante Vulcan, alimentata da una miscela a base di cemento e terra rossa chiamata Lavacrete.