Rinnovabili

Visitare Parigi: le architetture contemporanee all’ombra della Tour Eiffel

Visitare Parigi

Foto di Pexels da Pixabay

Un tour nella trasformazione urbana della Grand Paris

(Rinnovabili.it) – In continuo fermento la capitale francese è interessata da un maxi piano di riqualificazione urbana che punta a trasformarla in un simbolo di modernità, sostenibilità ed efficienza. Visitare Parigi significa tuffarsi in una città ricca di storia e contemporaneità, dalla Tour Eiffel alle architetture futuristiche di Frank O.Gehry, dal Louvre alla Sala Concerti di Shigeru Ban. 

Fondazione Louis Vuitton, Bois de Boulogne (2014) – Frank O.Gehry

Louis Vuitton Foundation – Via depositphotos.com

La nuova sede della Fondazione Louis Vuitton progettata da Frank O.Gehry è immaginata come un vascello che “simboleggia la cultura della Francia”. La sua forma effettivamente richiama la sagoma di dodici vele di vetro, sorrette da una struttura in legno lamellare, un vero esercizio di progettazione del paesaggio. 

Musee du quai Branly (2006) – Jean Nuovel 

via Flickr photo credits Timothy Brown (CC BY 2.0)

Nel 2006 Jean Nuovel ha realizzato un nuovo grande museo parigino, il Musee du quai Branly, collocato all’ombra della Tour Eiffel. Non sempre è possibile, ma in questo caso il Museo è stato progettato attorno alla collezione creando un “contenitore” appositamente studiato per accoglirere le 4.000 opere esposte. Prima ancora di accedere alla struttura, una lunga recinzione in vetro luna 200 metri ed alta 12 metri, protegge il museo seguendo le forme morbide dell’argine della Senna. Immediatamente dietro a questo muro trasparente inoltre, il paesaggista Patrick Blanck ha realizzato una rivestito interamente una delle facciate con un giardino pensile rigoglioso.

Torre D2 (2013) – Anthony Béchu e Tom Sheehan 

Tour D2 – Via depositphotos.com

La Torre D2 è uno degli edifici più alti della città e del quartiere la Defènce, sfiorando i 175 metri d’altezza. Progettata dagli architetti  Anthony Béchu e Tom Sheehan l’edifico si caratterizza per la sua forma ovoidale ed una griglia in facciata che contribuisce al 50% della sua stabilità. Grazie alle più moderne tecnologie e ad un approccio di bioedilizia, la Torre D2 ha ottenuto ottime prestazioni ambientali ed energetiche con certificazioni BREEAM e HQE. 

Seine Musicale (2017) – Shigeru Ban e Jean de Gastines

photo credits Jean-Pierre Dalbéra via Flickr (CC BY 2.0)

Una sala da concerto, un auditorium, sale prove ed un ampio giardino pensile, il progetto della Seine Musicale di Shigeru Ban è un’isola nel mezzo della Senna. Grazie al guscio fotovoltaico che ruota seguendo il sole, gran parte del fabbisogno energetico della struttura è assicurato in loco da energia rinnovabile. Un tetto giardino da 7.400 mq ricopre l’edificio aiutando la coibentazione. Gli interni sono altrettanto affascinanti grazie ad un uso del legno e del cartone unico e tipico delle architetture di Shigeru Ban. 

Bourse de Commerce (2020) Tadao Ando

photo credits Jean-Pierre Dalbéra via Flickr (CC BY 2.0)

L’antica Halle aux Blés, la borsa del grano de XVIII secolo, è rinata dopo il restauro operato dall’architetto Tadao Ando nel 2020. Il progetto inserisce sotto alla cupola in ferro e vetro una struttura circolare in calcestruzzo che “scolpisce nello spazio il peso del tempo”. 

Filarmonica di Parigi (2015) Jean Nouvel

photo credits Jean-Pierre Dalbéra via Flickr (CC BY 2.0)

Un progetto estremamente controverso è quello per la sala da concerto sinfonica di Parigi. I tempi per la sua costruzione ci sono voluti 9 anni, molto più di quanto previsto. Il budget originale è stato sforato di quasi il triplo e il giorno dell’inaugurazione l’arch. Che l’ha progettata, Jean Nouvel, non era presente perchè sosteneva “non fosse ancora finita”. Il guscio esterno è rivestito in pannelli di alluminio, mentre l’intero offre ai visitatori un’esperienza totalizzante di immersione nella musica.

Pushed Slab (2014) – MVRDV

Pushed Slab credits: MVRDV © Philippe-Ruault

Oggi sede de La Mutuelle Générale, l’edificio Pushed Slab progettato da MVRDV è stato costruito su un ex sito ferroviario in un quartiere densamente urbanizzato. Il volume rivestito il legno FSC è lineare sulla strada fino a “rompersi” al centro creando una finestra privilegiata su un edificio storico. L’architettura è estremamente efficiente grazie ai 264 pannelli fotovoltaici in copertura, a un sistema di riciclo delle acque grigie, a 22 collettori solari termici e ad un isolamento dell’involucro che riduce al minimo il fabbisogno energetico.

Olimpiadi di Parigi 2024

Anche se ancora un work in progress, nel visitare Parigi dovremo necessariamente fare tappa al futuro villaggio Olimpico 2024. A cavallo tra i quartieri Saint-Ouen, Saint-Denis e Ile-Saint-Denis sono attivi molteplici cantieri di rigenerazione urbana, che promettono innovazione ed efficienza.

ENS Plateau de Saclay  (2021) – Renzo Piano

credits_ RPBW ENS Paris Saclay

Per chi vuole spingersi un po’ fuori Parigi, a circa una quarantina di chilometri dal centro nel distretto di Moulon, merita una visita l’intervento di Renzo Piano per la scuola ENS  Plateau de Saclay. Inaugurata nel 2021, la struttura è compatta e progettata secondo un approccio bioclimatico consumando molta meno energia di quanta richiesta in un edifico più tradizionali con la stessa funzione. A vincere nel progetto è la funzionalità degli spazi, mantenendo una forma esterna più sobria, ma comunque contraddistinta dall’elganza tipica degli interventi di Piano.

Scopri altre città:

Visitare Berlino: le 10 architetture contemporanee che non puoi perderti

Visitare Barcelona e le sue architetture sostenibili contemporanee

Visitare Copenaghen: un viaggio alla scoperta della Capitale mondiale Unesco dell’Architettura 2023

Exit mobile version