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Visitare Barcelona e le sue architetture sostenibili contemporanee

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Via depositphotos.com

Dai magnifici edifici progettati da Gaudì, passando per le costruzioni architettoniche dell’ultimo ventennio, fino ad arrivare ai nuovi edifici simbolo dell’edilizia verde

(Rinnovabili.it) – Il nostro viaggio tra le città europee più belle, ci porta in Spagna. Siamo pronti a visitare Barcellona, la splendida città catalana simbolo dell’architettura contemporanea e terreno fertile per green building.

Visitare Barcellona e la sua architettura contemporanea

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Prima di tuffarsi nella conoscenza delle architetture sostenibili della città catalana, non possiamo esimerci del visitare i simboli del costruito contemporaneo. Si parte dal Museo di Storia naturale firmato da Herzog & de Meuron, per procedere poi verso la Torre Diagonal 00 situata all’inizio dell’Avinguda Diagonal, una delle arterie principali della città. Scendendo verso il porto, Miralles e Tagliabue hanno siglato il progetto per gli edifici di Gas Natural inserendo accanto alla torre principale un elemento in aggetto orizzontale insolito.

Meriterà una visita anche il Mercato di Santa Caterina progettato sempre da Miralles e Tagliabue e restaurato nel 2004, oltre al Mercat Fira Els Encants, ovvero il mercato delle pulci, ultimato da b720 Arquitectos nel 2013 scegliendo una particolarissima copertura a specchio. Spostiamoci in Passeig de Gràcia 83 dove possiamo ammirare l’edificio Suites Avenues progettato da Toyo Ito con un’insolita facciata in acciaio inossidabile dalle forme quasi “tessili”. Sempre di Toyo Ito questa volta in collaborazione con Fermín Vázquez, sorgono nella città di L’Hospitalet de Llobregat le due Torri di Porta Fira, oggi detinate ad hotel e uffici. Torniamo verso il centro per visitare il Museo d’Arte Contemporanea di Barcellona (MACBA) firmato da Richard Meier nel ‘95 e Las Arenas una storica plaza de toros restaurata da Rogers Stirk Harbour nel 2011 e trasformata in un centro civico a disposizione dei cittadini, tecnologico ed efficiente. 

Se saliamo sul Montjuïc non perdiamo occasione di vedere la famosa Torre de Comunicaciones di Calatrava costruita in occasione delle Olimpiadi del 1992 ed il moderno Jardin Botanico on una pianificazione intelligente e flessibili. 

Visitare Barcellona e la sua architettura sostenibile

credits photo: Wojtek Gurak via flickr

Accanto all’architettura contemporanea ed ovviamente alla magia storica degli edifici di Gaudì che arricchiscono questa città catalana, visitare Barcellona ci consentirà di ammirare esempi unici di green building ecosostenibili.

Superblocks o Superillas Sant Antonì e Poublenou

Negli ultimi anni la municipalità di Barcellona ha investito molto per trasformare la città rendendola maggiormente a misura d’uomo. Un nuovo tipo di pianificazione urbanistica sta dimostrando di essere vincente per raggiungere questo obiettivo. Si tratta dei Superblocks o Supermanzanas (in catalano Superillas), ovvero un super lotto composto circa da 9 isolati dove la vita cittadina viene restituita ai pedoni, creando molteplici spazi verdi e percorsi ciclopedonali accessibili a tutti. Le due Superillas da visitare assolutamente una volta a Barcellona sono a Sant Antonì e Poblenou. Avvicinandosi a questi grandi quartieri si percepisce il cambiamento di segnaletica orizzontale e verticale con colori distintivi che identificano l’intero Superblock. Gli spazi pubblici diventano più ampi ed il verde diventa elemento predominante. L’aspetto positivo delle Superillas è la capacità di trasformare piccole parti di città, adeguandosi volta per volta alle esigenze dei residenti locali del blocco. 

Banc de Sang i Teixits 

Il nostro tour di Barcellona ci porta nel quartiere tecnologico 22@ all’interno del Superblock Poblenou. Qui si trova una delle costruzioni sostenibili più efficienti della città sede della Banca del Sangue e dei Tessuti della Catalogna. L’edifico dispone di un sistema di climatizzazione estremamente efficace, associato ad un’ottimo isolamento termico della facciata. L’edificio risparmia circa 1,5 milioni di kWh l’anno e riduce del 70% i consumi energetici rispetto i sistemi di climatizzazione tradizionali ed oltre dell’80% in termini di produzione di raffrescamento. A livello economico l’edificio fa risparmiare ai suoi inquilini quasi 250mila euro l’anno.

Media – TIC  

Restiamo nella Superilla di Poblenou per ammirare un esempio di architettura sostenibile degno di nota: il Media-TIC progettato da Cloud 9. Inaugurato nel 2010, l’edificio dalla colorata facciata in acciaio è oggi un hub per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC). Ma è l’attenzione all’efficienza energetica a renderlo differente. Il Media-TIC è avvolto in una pelle in ETFE in moduli triangolari connessi tra loro. Per proteggere gli interno dal calore i “cuscinetti a nuvola” in ETFE esposti a sud-ovest sono riempiti di una miscela aria e azoto che crea un filtro solare. Mentre quelli orientati a sud- est utilizzano un sistema a diaframma con tre strati di ETFE a pressione costante separati da tre camere d’aria per l’isolamento. Un tetto fotovoltaico produce 29.000 kWh all’anno, risparmiando fino a 18,8 tonnellate di emissioni di CO2. Una sensoristica estremamente avanzata ottimizza i consumi interni servendo solo le aree dell’edificio occupate.

Jardin Del Sol

Non molto distante dal Media-Tic, sempre nel Superblock di Poblenou, ci potremmo imbattere nel Jardì del Sol. Qui la facciata del vecchio Archivo Intermedio Contemporáneo de Barcelona, è stata riconvertita per ospitare una parete attrezzata con fotovoltaico e verde pensile. La vegetazione è composta da 12 specie che crescono tutto l’anno, mentre l’irrigazione a goccia è alimentata da una vasca di raccolta dell’acqua piovana, posta alla base dell’edificio.

Jardin Tarradella 

Un giardino pensile verticale degno di nota quello di Jardin Tarradella progettato da Capella Garcia Arquitectos. Completato nel 2011, la parete vegetale cambia a seconda delle stagioni richiedendo una manutenzione minima grazie al sistema di irrigazione e fertilizzazione gestito semplicemente tramite un’app. Oltre a creare ossigeno per il quartiere, la superficie verde diventa isolamento termico ideale per l’edifico riducendo i consumi oltre a favorire la biodiversità di flora e fauna.

D525

Photo credit: Sergio Sanz (courtesy of Sanzpont)

Nelle immediate vicinante di Jardin Tarradella, in Av. Diagonal 525, potremo ammirare un altro esempio di facciata intelligente con fotovoltaico integrato. L’intervento è stato eseguito dal team di Sanzpont Arquitectura per la sede della Naturgy group aggiudicandosi la certificazione LEED Gold. La ristrutturazione ha sostituto la vecchia facciata, con un involucro trasparente fotocatalitico krion che massimizza la luce naturale in ingresso e purifica l’aria. La facciata esposta a sud inoltre, è dotata di lamelle fotovoltaiche che schermano il sole producendo allo stesso tempo energia pulita.

Porta Firal Auditori 

Il nostro itinerario per la città catalana ci porta sul lato opposto del Montjuic rispetto al quartiere Poblenou. Siamo davanti all’edificio Porta Firal Auditori, un esempio significativo di greenbuilding certificato BREEAM. Grazie alla sua progettazione attenta all’efficienza, la struttura riduce del 70% i suoi consumi e del 75% le sue emissioni, per merito dell’impianto di climatizzazione. Inoltre l’edificio mette a disposizione dei cittadini dei punti di ricarica per le auto elettriche. 

Torre Glòries, conosciuta anche come Torre Agbar

L’architettura sostenibile del XXI secolo di Barcellona vede tra le sue protagoniste anche la Torre Glòries di Jean Nouvel. Conosciuta come Torre Agbar, l’edifico attirò da subito l’attenzione di turisti e cittadini per l’illuminazione della facciata grazie alle migliaia di LED: L’intero sistema però non pesa sui consumi dell’edificio grazie alle 60.000 lamelle fotovoltaiche. Un altro dei suoi punti di forza è il sistema di regolazione della temperatura interna connesso alla sensoristiche che rileva la presenza di occupanti nella struttura. 

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