Pellicole adesive dalle proprietà isolanti e vetri in grado di reagire in maniera differente alle diverse condizioni climatiche.
Il funzionamento di queste particolare applicazione, dipende dagli stati che la compongono. Si tratta infatti di una serie multistrato di fogli in poliestere molto sottili (da 37 a 75 micron di spessore), contenenti diversi tipi di metallo, capaci di bloccare completamente i raggi ultravioletti e di limitare il passaggio dei raggi infrarossi, lasciando però il vetro libero all’attraversamento dell’irraggiamento luminoso. Alle qualità energetiche si aggiunge anche una variante cromatica: a seconda del metallo utilizzato (i più frequenti sono l’argento, il bronzo, il rame e il titanio) la pellicola potrà essere più o meno trasparente, più o meno specchiante o modulare l’illuminazione interna con più o meno luce. Dunque i motivi che inducono a scegliere queste soluzioni sono numerosi: in primo luogo la possibilità di ridurre il calore fino al 78%, inoltre migliorano la qualità dei raggi solari che penetrano all’interno dell’abitazione riducendo lo sbiadimento ed evitando l’abbagliamento, ed in ultimo ma non meno importante, aumentano la sicurezza, trasformando il vetro in una rete di sicurezza in grado cioè di evitare la frantumazione.
Esiste poi un ulteriore tipologia di vetro intelligente, ovvero a bassa remissività. Si tratta di vetri su cui vengono disposti metalli nobili semiconduttori, che consentono altissime prestazioni energetiche, evitando le dispersioni termiche. Questa soluzione comporta ovviamente la sostituzione completa del vetro dell’infisso, ma è in grado di farci risparmiare in termini economici fino a 400€ l’anno. Il vantaggio è anche per l’ambiente: sostituendo un vetro singolo con un vetro isolante ad alta efficienza si possono risparmia circa 1300 kg di emissione di CO2 l’anno. L’efficienza energetica di questi vetri, risiede nella capacità di limitare lo scambio di calore tra interno ed esterno: la dimostrazione pratica di questo fenomeno è stata condotta direttamente in trasmissione grazie ad uno speciale strumento, il climatest, in grado di misurare in modo empirico, la differente protezione che i vetri a bassa remissività forniscono al passaggio del calore, arrivando ad un risparmio sull’utilizzo di energia elettrica per il raffrescamento tra il 30 ed il 50%.