(Rinnovabili.it) – Una delle parti più vulnerabile degli edifici sono le superfici trasparenti, tra le cause principali dell’inefficienza termica delle costruzioni. Sostituendo i vecchi infissi con vetri basso emissivi o vetri a controllo solare, riusciremmo a ridurre le emissioni ed abbattere i consumi.
A confermarlo sono gli innumerevoli studi condotti sino ad oggi dai principali operatori del settore che hanno sottolineato come l’impiego di vetri a controllo solare e vetri basso emissivi in ambienti dotati di sistemi per il condizionamento d’aria potrebbe portare ad una riduzione della CO2 nel settore edile che va dal 5% al 25% degli obiettivi fissati dall’UE con l’ormai famoso obiettivo Europa 20/20/20.
Secondo alcuni studi se in Italia entro il 2020, riuscissimo a sostituire le vecchie superfici trasparenti con vetri basso emissivi, sie per le nuove costruzioni che per le ristrutturazione, riusciremmo a raggiungere un risparmio energetico pari a 66.534 terajoule, corrispondente all’abbattimento del 27% (4.5235 Kt) dell’anidride carbonica presente oggi nel nostro ambiente.
A beneficiare di un intervento di questo tipo non sarebbero solo l’ambiente e la salute, ma anche le tasche dei cittadini. Minor costo di gestione e riduzione sulle bollette per il riscaldamento ed il raffrescamento, se non addirittura un abbattimento totale dei costi, nel caso di edifici con un involucro edilizio altamente isolato. Inoltre, grazie alla recente approvazione del provvedimento che ha prolungato i bonus fiscali portando le detrazioni del 55% al 65%, anche lì’investimento iniziale potrebbe essere ammortizzato in brevissimo tempo.