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Vertical farm “dinamiche” per coltivazioni urbane cinesi

E' Dyv-net, Dynamic Vertical Network, una Vertical Farm adatta alle grandi metropoli, per risolvere attraverso i sistemi acquaponici, il problema della carenza di superfici coltivabili.

verticla farm(Rinnovabili.it) – L’originale proposta di Javier Ponce Architects (JAPA) per risolvere il problema della carenza di superfici coltivabili, sfruttando il principio delle Vertical Farm.

 

Attualmente la superfici della Cina rappresenta il 10% del totale delle terre arabili del mondo, rifornendo a livello agricolo oltre il 20% della popolazione mondiale; nonostante ciò solo il 15% della superficie cinese può essere coltivata, una percentuale in progressivo declino a causa dell’aumento esponenziale dei progetti di sviluppo urbano residenziale.

Per ovviare a questo problema, il team dello studio JAPA ha presentato in occasione del FuturArc Prize 2013 la sua proposta per “Dyv-net, Dynamic Vertical Networks”, una Vertical Farm modulabile da adattare alle grandi città della Cina.

 

La proposta presentata ipotizza la costruzione di una serie di torri Vertical Farm in prossimità del Tai Po Distric di Hong Kong, ispirate ai tradizionali terrazzamenti delle risaie cinesi. La vertical farm Dyv-net è realizzata con una serie di piastre leggere in materiale metallico riciclato da processi di demolizione e sviluppata a spirale attraverso una serie di vasche idroponiche, all’interno delle quali le coltivazioni potrebbero crescere indisturbate, captando tutta la luce naturale di cui necessitano senza problemi di eventuali ombreggiamenti.

Otto ascensori collegano le vasche per le coltivazioni ed i laboratori, mentre pannelli fotovoltaici rivestono l’intera superficie della torre, generando tutta l’energia necessaria a coprire i consumi.