Rinnovabili • procuratie-vecchie Rinnovabili • procuratie-vecchie

Venezia, le Procuratie Vecchie restaurate da Chipperfield riaprono dopo 500 anni

Cocciopesto, marmorino, tecniche artigiane della tradizione, unite all'innovazione e alla sostenibilità. Concluso il magistrale restauro delle Procuratie Vecchie di David Chipperfield

procuratie-vecchie
credits: davidchipperfield.com

Il nuovo progetto dell’edificio cinquecentesco delle Procuratie Vecchie sarà carbon neutral

(Rinnovabili.it) – Sono passati 500 anni dall’ultima volta che le Procuratie Vecchie di Piazza San Marco hanno aperto le proprie porte al pubblico. Dopo un attento restauro durato 5 anni ad opera dell’architetto David Chipperfield, lo splendido edificio viene restituito alla città.

L’intervento è stato commissionato da Generali Italia, che nell’edificio condividerà spazi di co-working con la The Human Safety Net.

La promessa è quella di una struttura carbon neutral, nel pieno rispetto del progetto della città per una sempre maggiore attenzione alla sostenibilità.

Un restauro che unisce tradizione e innovazione

L’edificio delle Procuratie Vecchie venne progettato da Jacopo Sansovino nella prima metà del XVI secolo. Il restauro è degno di nota anche per l’attenzione e la cura del dettaglio che i committenti, ovvero Generali Italia, hanno deciso di dedicare al restauro della struttura, in perfetta collaborazione con il comune di Venezia. Mentre gli spazi di lavoro, istituzioni e associazioni occuperanno i primi piani dell’edificio, il terzo piano sarà aperto al pubblico.

Gli spazi della mostra sono progettati da Migliore+Servetto coinvolgendo il visitatore in un viaggio tra la sostenibilità, l’innovazione e l’inclusione.

Tecniche costruttive d’altri tempi

Siamo giunti ad una migliore comprensione delle complessità celate che si sono accumulate dietro la maestosa facciata pubblica di Procuratie Vecchie. Nell’adattare l’edificio per accogliere un programma più aperto al pubblico per The Human Safety Net, abbiamo di fatti continuato questa sua storia d’evoluzione, equilibrando attentamente le nuove esigenze infrastrutturali con il restauro e il rinnovamento della fabbrica storica. Il progetto è guidato dalla duplice ambizione di riunificare l’edificio come opera architettonica e di ripristinare la sua funzione di luogo di lavoro, incontro e dialogo per la città”. Ha commentato l’architetto David Chipperfield a proposito del progetto.

Infatti il restauro delle Procuratie Vecchie deve il suo splendido risultato finale anche alle maestranze artigiane che vi hanno preso parte. Le tecniche utilizzate appartengono alla tradizione, così anche come i materiali e le lavorazioni. Pavimenti, muri e soffitti utilizzano pastellone e terrazzo, marmorino e scialbatura, ma anche cocciopesto e cotto. Con l’obiettivo di non imporre una nuova visione, ma di ereditare soluzioni appartenenti alla storia della città.

Leggi anche Milano Cortina 2026, svelata l’Arena olimpica firmata Chipperfield

La facciata esterna sulla Piazza San Marco è una vera e propria quinta teatrale. Nonostante ciò il progetto originario non prevedeva un unico corpo di fabbrica. Qui è dovuta entrare in gioco l’abilità dei progettisti, nel riuscire a reinterpretare i diversi setti murari distanti tra loro solo 5 metri l’uno dall’altro rendendoli un organismo unico. E soprattutto consentendo la circolazione interna di collegamento tra le varie stanze.

Complimenti dunque all’architetto David Chipperfield per questo intervento magistrale.