Novità nell'ultima bozza del ddl Bilancio 2024. Aumenta a 10 anni l'attesa nel caso in cui si decida di vedere un immobile ristrutturato con il Superbonus per non vedersi tassare anche le plusvalenza. Novità sulle Case Green e sugli affitti brevi
Questa sera il testo della prossima Legge di Bilancio 2024 approderà al Parlamento
(Rinnovabili.it) – Cambia ancora la versione di bozza per la prossima Legge di Bilancio 2024. Al centro delle modifiche sono le tasse sulle plusvalenze se si vuole vedere una casa dopo il Superbonus. A far trapelare le informazioni sarebbe una nuova bozza della Manovra 2024, in possesso di Adnkronos che allunga i tempi di compravendita di un immobile appena ristrutturato con il 110, a patto che non si decida di pagare tasse in più.
Il nuovo testo della ddl Bilancio va a modificare anche l’Iva sugli acquisti di immobili in classe A e B, aggiunge controlli da parte del Fisco sulla rendita catastale ed aumenta le tasse sulla cedolare secca per gli affitti brevi.
Qualche certezza in più sul testo della Manovra 2024 si avrà in serata, quando la bozza approderà al Parlamento per ricevere il via definito da Senato e Camera.
Per detrarre la ristrutturazione e vendere casa dopo il Superbonus si dovranno attendere 10 anni
Fino alla scorsa settimana le bozze del ddl Bilancio in circolazione parlavano di un tempo d’attesa pari a 5 anni, il nuovo testo in possesso dell’agenzia stampa Adnkronos alza invece la soglia a 10 anni.
Stiamo parlando delle tasse sulla vendita di case ristrutturate con il Superbonus sfruttando i meccanismi di sconto in fattura e cessione del credito. Per evitare speculazioni, il Governo ha deciso di tassare al 26% anche le plusvalenze (ovvero l’incremento di lavoro dovuto alla riqualificazione) se la vendita dell’immobile avviene entro i i primi 10 anni dalla fine dei lavori.
Acquisto case green
Oltre all’aumento delle tasse per vendere casa dopo il Superbonus, salta anche il bonus Iva sulle case green, la detrazione Irpef al 50% per l’acquisto di immobili in classe A e B non sarà rifinanziata. La detrazione, da ripartire in 10 quota annuali di pari importo, dunque è destinata a scadere il prossimo 31 dicembre 2023. La decisione si allinea con le intenzioni del Governo di ridurre gli incentivi legati all’efficientamento degli immobili, con le conseguenti preoccupazioni espresse dal comparto delle costruzioni preoccupato di non riuscire ad allinearsi con le richieste europee.
Rendita catastale: all’Agenzia delle Entrate il compito di vigilare
Ancora una volta si parla di Superbonus, in questo caso il potenziale testo della Legge di Bilancio 2024 prevede di aggiungere una serie di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate, per verificare se l’aumento di valore dell’immobile riqualificato con Superbonus, sia stato dovutamente documentato registrando anche l’aumento del valore della rendita catastale.
Il controllo del Fisco andrà probabilmente ad intercettare le comunicazioni di variazione catastale inviate dal direttore dei lavori al termine dell’intervento, dove previsto ovviamente.
Affitti brevi: Forza Italia non ci sta
Ha scatenato le proteste degli esponenti di Forza Italia, la decisione di inserire in Manovra un aumento della cedolare secca per gli affitti brevi. Secondo quanto recita il testo l’aliquota salirà dal 21 al 26% per l’affitto di due o più alloggi per periodi inferiori a 30 giorni.
Malcontento di Forza Italia che propone al posto dell’aumento della cedolare, il passaggio ad un modello sulla falsariga di quanto fatto in Grecia, che introduce un codice identificativo della locazione per evitare fenomeni di nero.