Una città satellite destinata a circa 100mila persone, sede di numerose aziende per la ricerca e l'innovazione tecnologica, costruita con edifici ad emissioni zero e in perfetto rapporto con il contesto
(Rinnovabili.it) – A circa 40 chilometri dalla capitale indiana di New Delhi sorge un distretto industriale che accoglie oltre 100 mila abitanti e accoglie al suo interno innumerevoli sperimentazioni architettoniche a basse emissioni. Si tratta di Greater Noida, soprannominata “Ecotech City” e nata nei primi anni ’90 come espansione del distretto dell’omonima città di Noida, fondata nel 1984 per risolvere il problema dell’incredibile aumento demografico della capitale puntando all’efficienza industriale e tecnologica.
E’ la Greater Noida Industrial Development Authority (GNIDA) ad occuparsi dello sviluppo della nuova “Ecotech City”, che nel corso degli anni è riuscita a richiamare l’attenzione di grandi compagnie internazionali impegnate nello sviluppo dell’innovazione tecnologica in molteplici settori.
Come la risorsa elettrica anche quella idrica è tenuta nelle dovute considerazioni a Greater Noida, grazie alla distribuzione di una serie di vasche per la raccolta dell’acqua piovana e per il trattamento della acque reflue. Alcuni edifici sono infatti dotati di un efficiente sistema per la trasformazione delle acque grige, permettendo il loro riutilizzo per gli usi quotidiani e risparmiando fino al 30% dell’acqua.
Edifici ad energia quasi zero
Essendo nata dal desiderio di creare un ambiente urbano differente e maggiormente confortevole, Greater Noida punta all’efficienza energetica investendo notevolmente anche sulle energie rinnovabili.
Circa il 25% dei tetti degli edifici della città sono ricoperti dal verde pensile che, oltre a favorire l’adeguato isolamento termico degli interni, permette di ridurre il calore esterno e di assorbire una parte delle acque meteoriche, molto abbondanti in alcuni periodi dell’anno.
Ricca di Università, scuole, industrie, multinazionali e dotata di tutti i servizi necessari, Greater Noida punta inevitabilmente alla massima qualità costruttiva: oltre 80 edifici sono vicini allo standard di “energia quasi zero”, riservando complessivamente circa 11 mln di mq alle tecnologie innovative per il risparmio energetico.
ZERO EMISSION BUILDING Un esempio eccellente è la nuova sede della Bayer Material Science, recentemente premiata con la certificazione LEED Platinum, grazie ai numerosi interventi che le hanno permesso di ridurre al minimo i consumi, massimizzando l’efficienza dell’involucro edilizio. Costruita nell’ambito del programma EcoCommercial Building della stessa società, l’edificio si è dimostrato all’altezza di tutte le aspettative.
A partire dalla luce naturale fino ad arrivare agli accorgimenti tecnologici, tutte le soluzioni adottate all’interno di questi edifici, gli hanno permesso di ridurre di oltre il 50% i consumi rispetto agli edifici tradizionali. La produzione di energia elettrica deriva per il 100% dai 270 pannelli fotovoltaici da 57.5 kW di potenza.
MINISTERO AD IMPATTO ZERO Un altro esempio della politica edilizia adottata a Greater Noida è la nuova sede del Ministero dell’Ambiente e delle Foreste (MoEF) che verrà inaugurata entro la fine del prossimo anno e già si prospetta essere degna dell’ottenimento della certificazione LEED Platinum e della certificazione indiana GRIHA 5 stars.
La nuova sede ministeriale, inoltre, punterà anche alla mobilità sostenibile realizzando una serie di parcheggi appositamente predisposti per i veicoli elettrici o a metano ed investendo sul car-pooling.
GREEN BOULEVARD Lo stesso vale per l’edificio “Green Boulevard”, un eccellente esempio di edificio a basse emissioni ed alte prestazioni energetiche. L’elemento cardine è l’orientamento dell’edificio, che sfrutta l’irraggiamento solare per produrre energia, mentre protegge gli ambienti interni dal guadagno solare grazie alle schermature mobili. Solo con l’impiego della ventilazione naturale, la temperatura interna è 7-8 gradi in meno rispetto all’esterno, inoltre grazie ad un’attenta progettazione degli spazi, le superfici esterne della struttura si raffrescano naturalmente per evaporazione, generando una naturale circolazione dell’aria.