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Una facciata mangia smog per l’edilizia residenziale

nòvAmpère è il nuovo progetto di greenbuilding realizzato a Milano da GRM Sviluppo. L’edificio fa della sostenibilità la chiave di volta, grazie a un mix impiantistico di geotermia, fotovoltaico e riciclo idrico e all’innovativo rivestimento fotocatalitico di Italcementi

facciata mangia smog

(Rinnovabili.it) – L’ecoedilizia milanese può contare da oggi su un nuovo progetto in grado contribuire attivamente alla protezione ambientale. Parliamo di nòvAmpère, immobile residenziale, realizzato da GRM Sviluppo (Storm.it, Impresa Rusconi e Mangiavacchi Pedercini) nel cuore di Città Studi e firmato dallo Studio Beretta Associati. L’edificio fa della sostenibilità la sua chiave di volta, a partire fin dall’involucro esterno. Il progetto è dotato, infatti, di un’ampia facciata mangia smog in grado di migliorare concretamente la qualità dell’aria. Per realizzarla è stato impiegato il cemento i.active TECNO di Italcementi. Questo prodotto, grazie al principio attivo fotocatilitico TX Active ®, abbatte gli inquinanti organici e inorganici presenti nell’atmosfera, conservando nel tempo la qualità estetica.

Con la semplice illuminazione solare, TX Active ® attiva un forte processo ossidativo che degrada smog, batteri e muffe, evitando l’accumulo di sporcizia in superficie. Non solo: favorisce anche la decomposizione dei composti aromatici. In altre parole, una facciata mangia smog può ridurre i cattivi odori presenti nell’aria.

La tecnologia firmata Italcementi è stata applicata su 2.700 metri quadrati di pareti esterne di nòvAmpère. All’attivo, la facciata mangia smog potrà neutralizzare le emissioni di circa 54 auto a benzina (euro 6) o 40 auto diesel (euro 6). Un contributo alla qualità dell’aria urbana che equivale a piantare circa 243 alberi.

La sostenibilità del progetto non si esaurisce nella sua facciata. L’edificio è stato progettato prevedendo un mix impianti green. La struttura sfrutta pompe di calore e geotermia a basa entalpia per climatizzare i suoi 101 appartamenti. L’acqua utilizzata nel processo viene riutilizzata per l’irrigazione del parco, tornando quindi nella falda da cui è stata prelevata. L’immobile è dotato anche di moduli fotovoltaici per la produzione di energia solare.

Inoltre, con i lavori di riqualificazione in Piazza Leonardo Da Vinci realizzati a scomputo d’oneri e i suoi 4.000 mq di verde – con una fontana al centro, panchine e una zona giochi per bimbi – novAmpére contribuisce anche a rendere l’intero quartiere di Città Studi più vivibile e più verde. E nel parco sono stati piantati 70 alberi ad alto fusto.