Tecnologie innovative e involucro trasparente a 'specchio' per massimizzare l'illuminazione naturale limitando l'apporto di calore, garantendo l'efficienza energetica degna della certificazione LEED Silver
(Rinnovabili.it) – Ha finalmente aperto i battenti il nuovissimo museo d’arte moderna di Cleveland, il MOCA (Museum of Contemporary Art), in attesa di ricevere la certificazione LEED Silver. Primo progetto per un museo dello studio iraniano Farshid Moussavi Architecture (FMA), la struttura punta alla massima efficienza con il minimo spreco di risorse inserendosi perfettamente all’interno del recente progetto di riqualificazione dell’antistante piazza urbana, riprogettata dal paesaggista James Corner.
I 32.000 mq del nuovo Museo puntano a ridurre al minimo dispendio energetico ed i costi, massimizzando invece la flessibilità, caratteristica indispensabile per una struttura espositiva. Osservato esternamente il Museo appare come un grande prisma, caratterizzato da un involucro esterno specchiante, con molteplici scopi. Innanzitutto il rivestimento delle facciate trasparenti con un particolare smalto specchiante ha permesso di filtrare l’ingresso dei raggi solari, permettendo alla luce naturale di illuminare gli ambienti interni, lasciando all’esterno il calore e il conseguente problema del surriscaldamento. Il secondo obiettivo di questo particolare rivestimento esterno è la possibilità di m”mimetizzarsi” al contesto, specchiando parti della piazza circostante e del cielo, trasformandosi con il cambiare delle stagioni e delle condizioni metereologiche.
Costato 27,2 mln di dollari, il MOCA impiega una componente impiantistica di alto livello, abbattendo completamente i consumi energetici necessari per l’illuminazione, in questo caso assicurata dalle facciate specchianti trasparenti e dal lucernario zenitale. Essendo pronto a ricevere la certificazione LEED Silver, il nuovo Museo d’Arte contemporanea assicura elevati valori di efficienza energetica limitando inoltre gli sprechi energetici per la sua realizzazione, costruiendo il volume unicamente fuori terra.