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Turbogeneratori a biomassa italiani sbarcano a Londra

(Rinnovabili.it) – La professionalità italiana sbarca nel Regno Unito contribuendo alla trasformazione green di due delle principali strutture aziendali della nazione: la sede della società BSkyB ((British Broadcasting Group) leader nelle teleconumicazioni britanniche e d’Irlanda, e nell’hub aeroportuale  di London Heathrow Airport, centro nevralgico europeo.

Il contributo italiano arriva dall’azienda bresciana Turboden che si occuperà di fornire alle struttura un turbogeneratore ORC (Organic Rankine Cycle) alimentato a biomassa, per la produzione combinata di energia  elettrica e calore per il raffrescamento e riscaldamento (CCHP), abbattendo così i livelli d’inquinamento delle due strutture.

La prima installazione è avvenuta lo scorso dicembre nella sede centrale della società televisiva che ha beneficiato di un impianto in grado di produrre 1MW elettrico e 4MwW termici, destinando il 5% al riscaldamento, il 50% al araffrescamento e il 45% all’anello di teleriscaldamento del campus.

“Uno degli obiettivi iniziali dell’impianto ORC era di ridurre almeno del 20% le emissioni di CO2 dell’intero edificio ma si è riusciti a raddoppiarle fino al 40% da quando il turbogeneratore ORC è stato installato lo scorso dicembre” ha affermato Steve Holford, Head of Engineering Projects and Energy presso BSkyB.

Ogni giorno 32 tonnellate di biomassa legnosa proveniente da un raggio massimo di 25 miglia, arrivano alla sede di West London, della società britannica, per essere bruciati come combustibile nel ciclo di turbo generazione che riscalda l’olio diatermico che permette alla turbina di funzionare e produrre 1MW.

La seconda unità di turbo generazione ORC da biomassa sarà installata entro l’anno nell’aeroporto internazionale di Heathrow, una soluzione che permetterà alla struttura di ridurre considerevolmente le sue emissioni di CO2 arrivando addirittura al 40% in meno rispetto alle attuali. Il modulo che verrà installato ad Heathrow produrrà 1,8 MW elettrici e 8 MW termici, fornendo rispettivamente il 75% del calore ed il 25% del raffrescamento.

Entrambi gli impianti verranno monitorati ed analizzati dagli specialisti incaricati che permetteranno di valutarne gli importanti riscontri positivi, contribuendo non solo ad incrementare la green economy italiana, ma soprattutto a trasformare in chiave green grandi strutture internazionali.

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