La Guardia di Finanza di Verona ha sgominato un'associazione per delinquere transnazionale che monetizzava crediti fittizi per Bonus Facciate, riciclandoli nell'acquisto di attività sul Lago di Garda
Secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate il Bonus Facciate è reszponsabile del 58% delle frodi
(Rinnovabili.it) – Nella mattinata di ieri i “furbetti” del Bonus facciate hanno colpito ancora. I Finanzieri del Comando Provinciale di Verona e Agrigento in collaborazione col corpo dei Carabinieri, hanno eseguito l’arresto di 10 soggetti, accusati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa nei confronti dello Stato.
Sotto i riflettori è ancora una volta il Bonus Facciate, una detrazione pensata per il recupero delle facciate esterne degli edifici situati in centro storico, pensata prima di tutto per riqualificare esteticamente ed energeticamente le abitazioni più centrali. Purtroppo però questa detrazione pari addirittura al 90% dei lavori sostenuti nelle annualità 2020-2021, si è sempre prestata a facili truffe, non avendo ne limiti di spesa, ne tantomeno particolari certificazioni da presentare che attestino la reale entità dell’intervento.
La “truffa per illecita percezione di contributi statali” del veronese ha coinvolto molteplici soggetti, tanto che sono scattati i sigilli anche su conti correnti, autovetture, immobili nonché su società e attività commerciali e turistiche tra cui hotel, pasticcerie e ristoranti in diverse località del Lago di Garda. Il Giudice per le indagini preliminari di Verona ha disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni per un valore di oltre 5 milioni di euro.
Lavori mai eseguiti su immobili inesistenti
La procedura è quasi sempre la stessa. I truffatori cedono crediti fiscali fittizzi, derivati da lavori mai svolti su edifici quasi sempre nemmeno esistenti. Una volta monetizzato il credito, veniva poi riciclato con l’acquisto delle più svariate attività economiche sul Lago di Garda.
Secondo gli ultimi dati resi pubblici dall’Agenzia delle Entrate in occasione dell’audizione in Commissione finanza alla Camera, le truffe connesse ai bonus avrebbero raggiunto i 10 miliardi. Di questi circa il 58% è derivato proprio dal bonus facciate, mentre gli illeciti legati al tanto criticato Superbonus si attestano attorno al 5%.
Oggi il Bonus facciate non esiste più, l’ultima possibilità di utilizzo vedeva un’aliquota al 60% per lavori eseguiti nel 2022, tuttavia i controlli sullo scorso triennio sono ancora in corso e molte ancora, purtroppo, saranno le truffe da scoprire.