Passare da un Dpr ad una Legge per rinnovare norme e prescrizioni vecchi due decenni. E' arrivato il momento di riformare il Testo Unico Edilizia
All’opera per ridisegnare il Dpr 380/2001 anche il Gruppo di Lavoro del CNI
(Rinnovabili.it) – Non c’è più tempo da perdere, il Testo Unico Edilizia (TUE) va svecchiato. Se pur aggiornato con qualche modifica strada facendo, il Dpr n.380/2001 è pur sempre “vecchio” di 22 anni. E di certo nei primi anni del 2000 il contesto storico e costruttivo era totalmente differente dall’attuale.
Ecco perchè Ordini professionali, Associazioni si settore, ma anche Comuni, regioni e Province a statuto speciale, chiedono a gran voce che si passi finalmente dalla teoria alla pratica.
Revisione del TUE, ma i professionisti saranno coinvolti?
Secondo quanto si apprende dal Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, intervenuto qualche giorno fa ad un convegno dell’Ordine degli Architetti di Roma, la riforma del TUE potrebbe iniziare già da luglio. Durante il suo discorso, Salvini ha chiamato a raccolta i professionisti tecnici chiedendo un coinvolgimento diretto nella nuova stesura del testo. Tuttavia non sempre le promesse sono state mantenute e, troppo spesso, regolamenti tecnici vengono stilati da figure politiche piuttosto che da professionisti competenti in materia.
Nel frattempo tuttavia, prosegue il lavoro del Gruppo di Lavoro coordinato dal CNI e dedicato proprio alla modifica del testo Unico Edilizia che prenderà il nome di Testo Unico delle Costruzioni.
L’incontro del GdL presieduto dal Consigliere Tesoriere del CNI Irene Sassetti, ha visto la partecipazione anche di Giovanni Cardinale, già Vice Presidente del CNI, che precedentemente aveva già seguito l’iter di approvazione della bozza del testo di legge.
“La riforma è necessaria e gli ingegneri auspicano che venga finalmente realizzata dopo anni di discussioni e di lavoro portato avanti dagli organi di rappresentanza degli ingegneri assieme a Ance, Anci, Regioni e Province a statuto speciale”. Inoltre per il CNI, il nuovo Testo Unico Edilizia non dovrebbe più essere approvato come Dpr, ma come una vera e propria Legge, in modo “che agisca davvero come testo unico, cancellando la normativa precedente e semplificando l’attività dei fruitori”, proseguono gli Ingegneri.
Nei prossimi giorni il GdL analizzerà la bozza del testo proponendo possibili integrazioni sui principi e sugli allegati.