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Terremoto Emilia: Agenda21 impegnata per la ricostruzione

Un appuntamento coordinato da Agenda 21 Locale per fare il punto della situazione post-terremoto, iniziando la ricostruzione secondo principi di sostenibilità, efficienza e sicurezza.

(Rinnovabili.it) – Appuntamento venerdì 6 luglio alla Biblioteca Ariostea di Ferrara per avviare un tavolo di lavoro per iniziare a condividere e raccogliere le idee concrete per ricostruire il territorio emiliano segnato dal terremoto. Dal titolo “Emiliani brava gente”, l’evento è stato organizzato dal Coordinamento di Agenda 21 Locali del Comune di Ferrara per coinvolgere gli Enti, le comunità e le aziende private sul tema della ricostruzione, ponendo alla base di tutto la trasparenza e la sostenibilità.

Ripartire subito e facilitare nuove competenze, questo il tema centrale dell’evento al quale prendereanno parte anche coloro che in passato sono stati colpiti in prima persona da eventi sismici simili a quello emiliano, ci sarà spazio dunque per il sindaco di Assisi, l’ex Presidente della provincia dell’Aquila, il sindaco di Ferrara e l’Assessore Aldo Modonesi, il sindaco di Crevalcore così duramente colpita, un attuale consigliere comunale dell’Aquila ed un imprenditore di una impresa colpita dal terremoto.

“Abbiamo pensato ad un’Assemblea Straordinaria di A21, da sempre vicina agli enti locali con innovazione accompagnata però da concretezza e pragmatismo, – spiega Emanuele Burgin, Presidente del Coordinamento Agende 21 Locali italiane – e ad un programma che possa permettere di aggregare contenuti e competenze, che favorisca la partecipazione e stimoli una ricostruzione che parta dal basso, tenendo presente quali sono i grandi filoni di innovazione e di finanziamento dell’Unione europea o provenienti da altre fonti che possono facilitare la ricostruzione.”

L’appuntamento di venerdì si svilupperà a partire da una serie di workshop organizzati secondo tre livelli di sviluppo, al fine di arrivare a proporre idee concrete, trasparenti, indirizzate verso un’economia verde e processi di gestione smart. Grazie all’aiuto di esperti del settore, la prima fase servirà per analizzare lo stato delle cose, per migliorare ciò che già esisteva prima del terremoto sotto il profilo della sicurezza, dell’efficienza, delle risorse ambientali, e del risparmio. La seconda parte delle attività servirà invece per fare il punto della situazione sulla forza lavoro a disposizione, partendo prima di tutto dalle competenze dei giovani. Infine, ma non ultimo sarà trattato il tema dei finanziamenti, della trasparenza dell’informazione, della tracciabilità degli investimenti e soprattutto della tempestività degli interventi, condividendo una piattaforma “open data” per la ricostruzione.